«Per una vera cultura di inclusione nel lavoro – scrive Marino Bottà – non bastano “gendarmi” che vigilino sugli obblighi fissati dalle leggi e sanzioni per chi non le rispetta, ma servono educatori sociali e buoni consiglieri. E parlando di lavoratori con disabilità, sono necessari i “passeur”, ovvero figure professionali come i disability manager e i tutor e come dovrebbero essere il “mediatore 68”, il “buddy” e il “mèntore”, utili a facilitare il rapporto fra la disabilità e il mondo del lavoro, ma che potrebbero dare un positivo contributo a tutti i lavoratori, nonché alle imprese»
Lavoro e disabilità: servono educatori sociali e buoni consiglieri
Abbiamo già parlato, in un nostro precedente intervento su queste pagine [Disability manager: i ‘passeur’ della disabilità”?, N.d.R.] dei “passeur”, identificandoli come coloro che aiutano i clandestini a passare il confine, mentre i “passeur della disabilità” aiutano le persone con disabilità ad entrare nel mondo del lavoro e a conservare il posto conquistato. Questi ultimi, quindi, sono operatori che svolgono […]