Una percentuale altissima di maschi femminicidi si suicida dopo aver assassinato una donna: non sarebbe il caso di impostare una discussione ampia e profonda su quale educazione tossica renda così fragile il “sesso forte” da rendergli a tal punto impossibile tollerare una frustrazione, un rifiuto?
Dietro il suicidio dell’assassino
Il copione del rito macabro e assurdo che immola una donna ogni tre giorni sull’altare traballante del patriarcato prevede tappe sempre uguali che ormai abbiamo imparato a conoscere: una vita di coppia segnata da un’escalation di violenza, la reazione di lei e spesso la denuncia, l’impotenza o l’inadeguatezza delle istituzioni, il femminicidio. C’è un altro atto rituale che chiude in […]