“Sui muri del manicomio di Trieste, una cinquantina di anni fa, comparve la scritta “La libertà è terapeutica”: a dire che le persone internate avrebbero potuto migliorare la loro “salute mentale”, – ossia stare meglio soggettivamente e funzionare meglio socialmente – alla condizione indispensabile che potessero uscire dal confinamento in cui erano state, per molto tempo, ristrette. Ritengo che quell’appello sia tuttora valido e che si debba ancora fare di tutto per accoglierlo.” Luigi Benevelli
La psiche e il virus
Le misure di contenimento della pandemia – principalmente il distanziamento e l’isolamento fisico – stanno producendo frustrazione, solitudine e forti preoccupazioni per il futuro. Si tratta di reazioni frequenti che tuttavia costituiscono seri fattori di rischio per la salute mentale, con esiti di ansia, disturbi affettivi e da stress post-traumatico. Se provati a lungo, certi stati d’animo possono portare al […]