” Attivarsi, impegnarsi, organizzare, partecipare è stato sempre più faticoso. Spesso ha voluto dire rinunciare a tutto il proprio tempo, spesso ha voluto dire fare cose illegali (occupare spazi, case, teatri…), spesso ha significato prendersi le manganellate, una denuncia, un processo. Se c’è però qualcuno da ringraziare è chi si è sobbarcato il peso di quella che è stata una camminata nel deserto. “
Una generazione che non s’arrende al «me ne frego»
La mia generazione è quella che è stata politicamente – e anche letteralmente – massacrata a Genova 2001; poi è stata politicamente – e anche letteralmente – massacrata nelle battaglie sulla scuola e l’università pubblica. E poi è stata politicamente – e anche letteralmente – massacrata dalle riforme sul lavoro e dalla crisi. Repressione e depressione, le migliori menti della […]