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Commenti di Mauro Biani

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    Post Tagged with: "lavoro a domicilio"

    Per una ripresa ribelle e femminista Comments
    franco.cilenti / Ottobre 2, 2020 9:57 am

    Dati e ricerche pubblicati negli ultimi mesi confermano che la crisi generata dalla pandemia colpisce le donne più che gli uomini. Ripartire dalle infrastrutture sociali è il primo passo per una ripresa ribelle e femminista

    Per una ripresa ribelle e femminista

    Subito dopo la grande crisi del 1929, uno dei padri dell’economia moderna, John Maynard Keynes, scriveva nel 1931: “Dobbiamo inventare una nuova saggezza per una nuova epoca. Nel frattempo, se vogliamo veramente fare qualcosa di buono, dobbiamo apparire eterodossi, importuni, pericolosi, ribelli nei confronti di chi ci ha preceduto”. Quella frase torna di estrema attualità oggi, nell’affrontare in ottica ‘ribelle’ […]

    Smart working, in morte del mondo del lavoro Comments
    franco.cilenti / Settembre 25, 2020 7:12 am

    Lo Smart come anticamera per una ristrutturazione del lavoro, come fine delle relazioni sindacali e individualizzazione dei contratti, è la strada intrapresa dagli imprenditori supportati dal governo

    Smart working, in morte del mondo del lavoro

    Lo smart working non è una conquista dei lavoratori, la riduzione dell’orario settimanale a parità di salario potrà essere declinata in termini diversi da quelli tradizionali, quando era un obiettivo da perseguire per ampliare la forza lavoro occupata e ridurre lo sfruttamento padronale, nell’immediato futuro potrebbe diventare un obiettivo padronale come la settimana breve. Le nostre affermazioni speriamo siano utili […]

    Non torneremo a essere ancelle Comments
    franco.cilenti / Settembre 10, 2020 7:38 am

    Per le donne lavorare da casa negli ultimi mesi è stato particolarmente faticoso. Quali rischi e opportunità dovremmo tenere in conto, dentro e oltre la pandemia

    Non torneremo a essere ancelle

    Indagini, interviste, osservazioni sull’esperienza di parenti e amici ci confermano che per le donne questi mesi di lavoro da casa sono stati particolarmente faticosi. In molte famiglie, anche se entrambi i genitori erano in smartworking, è alle donne che è toccata la maggior parte del lavoro domestico e della cura dei bambini a casa per la chiusura delle scuole. Si […]

    Il sindacato alla prova dello smart working Comments
    franco.cilenti / Settembre 4, 2020 9:25 am

    Il sindacato alla prova dello smart working. Il lavoro agile non deve diventare un modo per isolare i lavoratori e offrire ulteriore deregolamentazione alle aziende. Ma per impedirlo servono piattaforme radicali e un nuovo ruolo sindacale in vertenze territoriali, ambientali e di genere

    Il sindacato alla prova dello smart working

    La remotizzazione del lavoro, complessivamente intesa nelle forme di lavoro agile (legge 81/2017), telelavoro o terze modalità ibride, è diventata una modalità organizzativa comune acquistando significati nuovi e imprevisti. Pensato prima della pandemia, il lavoro agile era uno strumento dedicato ai lavoratori dipendenti con mansioni a progetto/obiettivo, non legati a un turno fisso, allo scopo dichiarato di favorire la conciliazione […]

    Smart-working, telelavoro e lavoro da casa Comments
    franco.cilenti / Luglio 19, 2020 9:27 am

    Inchiesta del PRC sulle modalità da lavoro remoto molto diverse tra loro che spesso vengono confuse e sovrapposte

    Smart-working, telelavoro e lavoro da casa

    Spesso per semplificare si tende a confondere o peggio a sostituire il concetto di telelavoro con quello di smart working, traducibile in italiano con l’espressione “lavoro agile”. In realtà i due approcci, sebbene resi possibili da strumenti informatici simili, differiscono molto l’uno dall’altro. Non solo sul piano teorico, ma anche nella prassi e specialmente nella normativa che regola i rapporti […]

    Le incognite dello smart work al tempo dell’emergenza Covid-19 Comments
    franco.cilenti / Marzo 17, 2020 9:33 am

    Dagli orari alla questione della privacy e della sicurezza. Con il lavoro agile siamo probabilmente vicini a un cambio di paradigma nell’organizzazione produttiva, per il quale occorre attrezzarsi dal punto di vista sindacale e politico

    Le incognite dello smart work al tempo dell’emergenza Covid-19

    Fra le questioni che l’emergenza Covid-19 sta ponendo ai lavoratori/trici e alle organizzazioni sindacali, vi è il problema del lavoro a distanza. All’interno di una crisi sistemica inedita, che sta già sconvolgendo l’economia reale e ridisegnando i rapporti di forza fra le filiere della catena del valore globale, si intravedono inedite insidie sul modo di lavorare. Fra i punti dell’accordo […]

    Lo svantaggio di genere nel mercato digitale Comments
    franco.cilenti / Febbraio 28, 2020 12:30 pm

    Nel mercato digitale lo svantaggio di genere è diventato la norma. Juliet Webster, che dirige il Work and equality research spiega come le dinamiche che lo regolano gravino in modo sempre più sproporzionato sulle spalle delle donne

    Lo svantaggio di genere nel mercato digitale

    Il lavoro che viene svolto con l’ausilio delle tecnologie digitali e delle telecomunicazioni, o che riguarda la produzione di contenuti, si è diffuso rapidamente nelle economie capitalistiche avanzate. Inoltre, mostra delle caratteristiche proprie, non ultima in ordine di importanza la presenza ormai consolidata di quelle vulnerabilità e di quegli svantaggi a livello di mercato del lavoro che sono solitamente associati al […]

    Lavorare meno, lavorare tutti Comments
    franco.cilenti / Ottobre 28, 2019 2:18 pm

    Con la diffusione delle tecnologie digitali tende a scomparire la linea di separazione tra tempo di vita e tempo di lavoro. Quali conseguenze in termini di salute e sicurezza sul lavoro? Lo slogan degli anni ’70 “Lavorare meno, lavorare tutti”, diventa sempre più una necessità, perché presto il lavoro come lo conosciamo, forse scomparirà, e sarà preoccupante se non saremo noi a controllare questo passaggio storico, perché ancora una volta saremo noi a subirne le conseguenze.

    Lavorare meno, lavorare tutti

    In Germania la commissione di esperti che prende il nome di Sachverstaendigenrat ha relazionato al governo di Angela Merkel la situazione generale del Paese rispetto al tema del lavoro e delle sue sfaccettature. La conclusione è che, per questi esperti, la giornata di 8 ore è obsoleta. “Le aziende hanno bisogno della certezza di non infrangere la legge se un dipendente partecipa di […]

    Di fabbriche, sfruttamenti e scioperi. Comments
    franco.cilenti / Ottobre 28, 2019 10:08 am

    Per un femminismo del 99%. Il movimento femminista internazionale di “Non Una Di Meno” ha riportato sulla scena un femminismo che vuole andare alla radice delle disuguaglianze e dello sfruttamento per “portare alla consapevolezza “ come ebbe a dire Angela Davis “di ciò che il capitalismo è”.

    Di fabbriche, sfruttamenti e scioperi.

    Nel Convegno internazionale “La vita al lavoro, il senso dei lavori: pensieri e pratiche femministe” si è provato a ragionare sul lavoro per cogliere i nessi fra produzione e riproduzione sociale e domestica e mettere a confronto generazioni, esperienze , condizioni di lavoro e di vita differenti. Nel quadro di un femminismo capace di riconoscere i diversi sistemi di dominio […]

    Il futuro del lavoro è un ritorno all’Ottocento Comments
    franco.cilenti / Ottobre 5, 2019 9:28 am

    Il lavoratore che perderà il posto finirà per perdere anche il welfare, e anche per questo sarà indotto a comportarsi come gli operai di Krupp: accetterà i beni e servizi concessi dal datore di lavoro in cambio della rinuncia alla lotta politica. A conferma di quanto il futuro radioso che ci aspetta sia un drammatico ritorno al passato.

    Il futuro del lavoro è un ritorno all’Ottocento

    1. Dal compromesso keynesiano al lavoro neoliberale La relazione di lavoro deve assomigliare a una qualunque relazione di mercato: lo pretende l’ortodossia neoliberale, secondo cui l’incontro di domanda e offerta di lavoro deve essere libera tanto quanto l’incontro della domanda e dell’offerta di una merce qualsiasi. Non vi può essere attenzione alcuna per la parte debole della relazione, privata così […]

    Il Piano di Sanders sul lavoro Comments
    franco.cilenti / Ottobre 3, 2019 8:58 am

    Il candidato socialista in USA ha annunciato la sua proposta per la democrazia sindacale. «Se ci deve essere lotta di classe – dice – è tempo che la vincano i lavoratori». Anche in Inghilterra, nel discorso alla conferenza annuale del Labour, il cancelliere ombra John Mc Donnell ha affermato ” “Dovremmo lavorare per vivere, non vivere per lavorare… Come socialisti crediamo che le persone abbiano il diritto all’istruzione, alla salute, a una casa in un ambiente decente e sicuro e, sì, all’accesso alla cultura e alla ricreazione”. E in Italia il lavoro è dominato dallo schiavismo con leggi capestro come jobs act e legge Fornero.

    Il Piano di Sanders sul lavoro

    Sanders ha annunciato il suo Workplace Democracy Plan (Wdp) (Piano per la democrazia sui posti di lavoro, NdT). Si basa sulla profonda comprensione degli attuali problemi principali dei lavoratori. Senza dubbio è il piano più serio, ampio, ed equo mai proposto da uno dei principali candidati americani alla presidenza statunitense per promuovere i diritti dei lavoratori. Così come è successo con Medicare for […]

    La Trilogia Working Class: scrivere per non farsi togliere la pelle Comments
    franco.cilenti / Settembre 29, 2019 4:13 am

    Provano a negare l’esistenza della classe solo per toglierci la pelle. Ma la pelle ci dice quel che siamo, da dove veniamo, che cosa soffriamo. La letteratura working class parte dalla pelle.

    La Trilogia Working Class: scrivere per non farsi togliere la pelle

    INDICE Introduzione: Things Are Different Now 1. A che serve la narrativa working class? 2. Ma insomma, cos’è questa letteratura working class? La risposta di WCL 3. Intrecciare la narrativa working class con le categorie di femminismo, genere ed etnicità 4. Raccontare il reale oltre il realismo 5. Come non raccontare la classe operaia (per non diventare un «traditore di classe») 6. […]

    Adotta una lavoratrice Comments
    franco.cilenti / Agosto 3, 2019 9:09 am

    Una ‘piattaforma webinar’ per ospitare corsi e competenze da mettere a disposizione di donne in situazioni di fragilità o violenza che vogliono intraprendere un percorso di autonomia economica. È il progetto dell’associazione Stati generali delle donne Hub

    Adotta una lavoratrice

    Abbiamo rivolto qualche domanda a Giuseppina Rosato, docente di matematica attualmente in pensione e vicepresidente dell’associazione Stati generali delle donne Hub, per farci raccontare della ‘piattaforma webinar’ che l’associazione vuole attivare a sostegno di donne in difficoltà che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro o fare impresa, tra i progetti selezionati dal contest di Libere: tecnologie innovative per la prevenzione e il […]

    Le gabbie salariali: l’incubo che ritorna Comments
    franco.cilenti / Luglio 27, 2019 9:41 am

    Il grande padronato e le forze politiche governative non hanno mai digerito questa conquista operaia e, in vari modi, la rimettono in discussione. Sono con tutta evidenza i lavoratori del Sud le principali vittime di questo sistema salariale discriminatorio e ingiusto. Nel mondo sindacale è evidente una totale sottovalutazione dei processi di restaurazione in atto: annullare il conflitto, attaccare i lavoratori, indebolirli e ridurli alla impotenza. E’ un’emergenza la ricostruzione di una cultura del lavoro che escluda il sistema delle deroghe ai contratti nazionali e il trasferimento della contrattazione di innumerevoli materie al secondo livello di contrattazione dove gli accordi si fanno spesso e volentieri al ribasso. Una emergenza che si affronta a partire dalla lotta contro l’autonomia differenziata sul lavoro, come su tutte le altre materie sulle quali Regioni e governo vogliono mano libera per ampliare le disuguaglianze.

    Le gabbie salariali: l’incubo che ritorna

    In un articolo pubblicato su Repubblica, Tito Boeri, ex presidente dell’INPS, propone una delle sue tante ricette, rigorosamente in salsa neoliberista, per far tornare a crescere l’economia italiana e ridurre la disoccupazione: la reintroduzione delle cosiddette “gabbie salariali”, cioè differenziali tra le retribuzioni dei lavoratori in base al luogo di residenza, ipocritamente giustificati sulla base di differenze nel costo della vita […]

    Un modello sociale ed economico da buttare Comments
    franco.cilenti / Luglio 25, 2019 11:49 am

    Di fronte a questa situazione, che tutti i giorni ci viene documentata e illustrata dai mass media, c’è da chiedersi che senso abbia la paziente e continua ricerca di tanti bravi economisti anche progressisti, di minute e parziali proposte di aggiustamento e miglioramento di un modello sociale ed economico che è chiaramente fallimentare.

    Un modello sociale ed economico da buttare

    Tutti i giorni i giornali, le radio, le televisioni, le piattaforme digitali ci forniscono, a proposito del nostro Paese, una massa di dati demografici, statistici ed economici impressionante, che spesso stentiamo a comprendere e soprattutto a collegare tra loro. Vediamo qualche esempio. L’immigrazione è il tema che più spesso viene messo in vetrina dai mass media perché è quello che […]

    Viaggio nel mondo immaginario dei padroni, dove il lavoro abbonda ma i lavoratori si scansano Comments
    franco.cilenti / Luglio 17, 2019 8:26 am

    Negare la natura sistemica della disoccupazione come circostanza dovuta alla carenza strutturale della domanda aggregata, infatti, non soltanto funge da artificio retorico di colpevolizzazione del lavoratore, ma occulta scientemente le vere cause di un fenomeno che chi detiene le redini del potere economico desidera che si perpetui indefinitamente, in quanto strumento di disciplina del lavoro, della conflittualità sindacale e di contenimento dei salari.

    Viaggio nel mondo immaginario dei padroni, dove il lavoro abbonda ma i lavoratori si scansano

    “Il lavoro c’è e ci sarà, ma mancano i lavoratori”. Inizia così l’ennesimo sproloquio che prova a spiegarci come la disoccupazione sia una mera ma ineluttabile colpa dei disoccupati stessi. Dopo Confindustria, De Bortoli e compagnia cantante, è toccato nei giorni scorsi a Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, in un suo intervento in un convegno organizzato dalla CISL sul futuro del lavoro. Non […]

    Digitalizzazione, “routinarietà” e dinamica occupazionale delle professioni in Italia Comments
    franco.cilenti / Giugno 2, 2019 9:27 am

    La relazione tra digitalizzazione del lavoro, natura delle mansioni svolte e dinamica dell’occupazione in Italia. Gli autori costruiscono un insieme articolato di indicatori sulle mansioni lavorative svolte dalle diverse professioni e studiano i livelli di digitalizzazione e “routinarietà” dei processi lavorativi e l’eterogeneità delle dinamiche occupazionali rispetto ai diversi macro-settori e gruppi professionali.

    Digitalizzazione, “routinarietà” e dinamica occupazionale delle professioni in Italia

    La progressiva digitalizzazione dei processi produttivi e dei modelli di consumo sta modificando profondamente il funzionamento dei mercati (i.e. si pensi alla fortissima concentrazione in mercati chiave come nel caso dei beni e servizi digitali), contribuendo a generarne di nuovi (anche ampliando o mutando quelli già esistenti, come quello del trasporto privato su gomma, si pensi al caso di Uber), e […]

    Dieci proposte per salvare il lavoro di cura Comments
    franco.cilenti / Maggio 29, 2019 7:45 am

    Il lavoro domestico in Europa rappresenta il 4% dell’occupazione totale. www.ingenere.it intervista Andrea Zini, vice presidente di Assindatcolf ed Effe, che hanno appena presentato dieci proposte per un welfare che sostenga caregiver e famiglie

    Dieci proposte per salvare il lavoro di cura

    Non si tratta solo di manutenzione e pulizia delle case, il lavoro domestico riguarda l’assistenza ad anziani, disabili, malati e in Europa è un settore che rappresenta il 4% dell’occupazione totale, con 8 milioni di lavoratori regolari e chissà quanti irregolari, e 5 milioni di nuovi potenziali posti di lavoro. Sono i dati appena diffusi dal Libro Bianco del lavoro domestico che […]

    Clap and go! Festival del lavoro vivo Comments
    franco.cilenti / Maggio 24, 2019 9:13 am

    Da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno, Casale Garibaldi, tre giorni di festa, dibattiti, cinema, teatro, musica, laboratori, visioni, racconti per sostenere le Camere del Lavoro Autonomo e Precario, dal 2013 sindacato sociale che organizza e difende il lavoro senza tutele

    Clap and go! Festival del lavoro vivo

    Giunge la seconda edizione del Festival delle CLAP e i dati ISTAT raccontano un lievissimo aumento dell’occupazione giovanile, delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato. Mentre la recessione, già evidente negli ultimi trimestri del 2018, nell’avvio del 2019 appare nuovamente alle spalle – così dicono, ma di stagnazione si tratta! Qual è la natura dell’occupazione che impercettibilmente cresce? La solita: part time […]

    Contratti di lavoro: il modello tedesco avanza Comments
    franco.cilenti / Maggio 24, 2019 9:03 am

    Questa intesa prevede una sorta di premio individualizzato (chi accetta e sostiene i cambiamenti alienanti sarà premiato) , parliamo del cosiddetto premio di partecipazione con la scusa di volere conciliare i tempi di vita con quelli dediti al lavoro (che crescono in termini esponenziali anche attraverso tablet e smartphone), un premio che poi si traduce in bonus servizi da spendere Lo scambio diseguale per essere appetibile deve prevedere un incremento del premio per chi lo accetta.

    Contratti di lavoro: il modello tedesco avanza

    Sta facendo discutere il nuovo contratto siglato alla multinazionale tedesca Bayer, un contratto basato sui bonus e sul welfare aziendale. Gli infortuni e le morti sul lavoro aumentano nel mondo, crescono in termini esponenziali le malattie derivanti da produzioni nocive all’uomo e all’ambiente, il capitalismo dal volto umano non esiste anche se si presenta ai nostri occhi attento alla salute […]

    Omicidi sul lavoro. La strage del sabato Comments
    franco.cilenti / Dicembre 19, 2016 10:29 am

    Una strage sui luoghi di lavoro di questo sabato 17 dicembre 2016. Sono morti sei lavoratori in diverse province italiane. “Nel 1987 disegnavo questo personaggio che chiamavo già allora “Lo scomparso” Una di queste parla dell’allungamento dell’età della pensione. Con amara ironia i motivi dell’allungamento dell’età della pensione era quello di risanare i conti INAIL con le morti sul lavoro. Adesso è normale morire a 79 anni su un tetto o a settantuno in un’officina?” Carlo Soricelli

    Omicidi sul lavoro. La strage del sabato

    Nel porto di Genova è morto un marinaio filippino di 50 anni. È stato colpito da una fune sulla nave che stava ormeggiando. A Copparo di Ferrara Federico Bonsi di 44 anni è morto schiacciato da un muletto. In provincia di Trento a perdere la vita è stato Claudio Bartolini cadendo in un dirupo mentre raccoglieva legna. In provincia di […]

    Pari opportunità. In azienda serve una rivoluzione Comments
    franco.cilenti / Dicembre 19, 2016 8:47 am

    Le politiche ad oggi attuate dalle istituzioni e dalle aziende italiane si sono dimostrate inadeguate a spezzare il circolo vizioso generato dal gioco di aspettative razionali. Basta un confronto con altre realtà europee per capire perché le politiche adottate sono ancora insufficienti e inadeguate. Ecco cosa succede in Francia.

    Pari opportunità. In azienda serve una rivoluzione

    Negli ultimi anni l’impegno delle aziende italiane per le pari opportunità sembrerebbe aumentato, complici anche le richieste provenienti dai principali attori dell’agenda politica ed economica mondiale, dagli organismi internazionali ai fondi d’investimento etici. Tra le iniziative adottate si possono annoverare l’aumento della flessibilità degli orari di lavoro, una maggiore disponibilità a concedere il part-time o il telelavoro, facilitazioni nella gestione […]

    Jobs Act, i miti della «post-verità» di Renzi svelati in quattro mosse Comments
    franco.cilenti / Dicembre 17, 2016 10:19 am

    Dal «contratto a tutele crescenti» ai voucher «strumenti di lotta al lavoro nero»Un bilancio del governo Renzi. Hanno perso precari, disoccupati, lavoratori poveri. Nulla è stato fatto per cambiare la loro vita. Questo è il racconto di due anni di info-guerriglia sul Jobs Act.

    Jobs Act, i miti della «post-verità» di Renzi svelati in quattro mosse

    Il Jobs Act è l’ultima trincea del renzismo senza Renzi. L’ha ribadito ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni («non ho nessunissima intenzione di cambiare linea sull’articolo 18») e il ministro dell’Economia Padoan («Il mercato del lavoro migliora grazie al Jobs Act»). Siamo ancora nell’epoca della «post-verità» che tante illusioni ha prodotto nel fronte governativo prima del referendum del 4 […]

    L’accordo nel Pubblico impiego, tra nuove tasse, e tante mazzate per i lavoratori e per i cittadini. Comments
    franco.cilenti / Dicembre 17, 2016 10:07 am

    A colpi di spending review e di tagli al sistema sanitario, senza assunzioni, senza investimenti nella ricerca e senza ricambio di personale, la fa sempre piu’ da padrona la sanità privata, basti ricordare che i cittadini hanno pagato nell’ultimo anno qualcosa come 35 miliardi. Nel Sud soprattutto ma non solo, il diritto alla cura non esiste piu’ e curarsi è diventato un lusso che troppe famiglie non possono piu’sostenere.

    L’accordo nel Pubblico impiego, tra nuove tasse, e tante mazzate per i lavoratori e per i cittadini.

      La intesa dello scorso 30 novembre per quanto riguarda il pubblico impiego è fino in fondo di natura politica perchè i contratti sono ancora lungi dal divenire e per vedere i fatidici 40 euro di aumento di acqua sotto i punti ne dovrà scorrere fin troppa. Sono quasi 3 milioni i dipendenti pubblici che nel 2018 attenderanno da 8 […]

    Alle urne subito per evitare il referendum sul jobs act? Comments
    franco.cilenti / Dicembre 15, 2016 9:03 am

    Poletti, il padre del jobs act è ancora ministro: «Se si vota prima del referendum il problema non si pone». La totale assenza di dignità politica, senso dello Stato, e rispetto della volontà della grande maggioranza del popolo italiano, è l’unica strada che hanno questi bravi al servizio dei poteri socialmente delinquenziali

    Alle urne subito per evitare il referendum sul jobs act?

    La data in cui svolgere il referendum sul Jobs Act irrompe come una bomba a orologeria nel dibattito sulla durata del governo Gentiloni, nel giorno stesso in cui ottiene la seconda e definitiva fiducia. Per disinnescare questa minaccia, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sottolinea che la soluzione più probabile è andare al voto anticipato. «Se si vota prima del […]

    Il Belpaese, società dell’incertezza permanente Comments
    franco.cilenti / Dicembre 15, 2016 8:18 am

    Lotta di classe dall’alto, aumentano disuguaglianze e povertà. Rapporto Bes/Istat . Redditi e relazioni sociali in peggioramento. Il lavoro è sempre più precario, con voucher e Jobs act. E la diseguaglianza resta quella del 2013, la più alta del decennio. Le mance renziane ai privati, i bonus populisti alle categorie, hanno contribuito all’aumento delle diseguaglianze.

    Il Belpaese, società dell’incertezza permanente

    Dal quarto rapporto sul benessere equo e sostenibile (Bes) dell’Istat emerge un paese ambivalente dove cresce il «benessere soggettivo» e l’incertezza per il futuro. Più che il timore di un peggioramento, cresce la quota di chi ritiene di vivere in una società dell’incertezza rispetto a quanto accadrà domani. UN PAESE DIVISO I 130 indicatori del rapporto fotografano le diseguaglianze territoriali […]

    La “Ribollita” di Mattarella e Gentiloni. Comments
    franco.cilenti / Dicembre 14, 2016 10:03 am

    Uno schiaffo in faccia al paese reale che ha seppellito sotto una valanga di NO un establishment servo di poteri sovranazionali e geneticamente masson-mafioso. Il Gentiloni One nasce come fotocopia pressoché esatta del fu Renzi Primo, con una sottolineatura addirittura esibita e decisamente sopra le righe della primazia del ducetto di Rignano sulla nuova formazione.

    La “Ribollita” di Mattarella e Gentiloni.

    Chi, oggi, volesse applicare lo stesso sistema dei “gironi” dell’Inferno dantesco a un’opera di valutazione delle capacità degli attuali rappresentanti politici italiani – nel senso d’immaginare una serie di cerchi concentrici; dal primo, cui assegnare i più bravi e meritevoli, ai successivi, per quelli di livello inferiore, fino ai più scadenti – avrebbe un percorso già segnato. Inesistenti presenze ai […]

    Quella doppia violenza Comments
    franco.cilenti / Dicembre 12, 2016 8:00 am

    «Fare violenza – scrive Maria Pia Amico – è già di per sé esecrabile, farla su una donna o su un bambino diventa abominevole, ancor di più se su persone con disabilità, e in particolare donne, perché più deboli ed esposte ad ogni tipo di sopruso. Per far fronte a questo, occorre una grande rivoluzione culturale, a cominciare dalla scuola, che deve insegnare il rispetto reciproco e l’uguaglianza sia di genere, sia fra “normodotati” e disabili. E pure le famiglie devono collaborare, non isolando il congiunto con disabilità e collaborando con le autorità, senza vergognarsi di quanto accaduto»

    Quella doppia violenza

    Lo scorso 25 novembre si è celebrata la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, data scelta in ricordo della brutale uccisione di tre sorelle attiviste dominicane nel 1960. Sarebbe un discorso troppo lungo affrontare le motivazioni della violenza di genere. Vorrei piuttosto soffermarmi su un aspetto poco trattato e conosciuto, ma forse anche più grave, cioè la […]

    Almaviva: voci da un’azienda che licenzia e reprime Comments
    franco.cilenti / Dicembre 10, 2016 4:38 pm

    Nell’ultimo anno abbiamo seguito attentamente la vicenda Almaviva: 800 licenziamenti minacciati solo perché è finita la manna delle sovvenzioni statali, sovvenzioni che Tripi ha sempre preso senza mai “restituire” in termini di garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e di qualità del lavoro per i lavoratori. Un’impresa “mordi e fuggi”, classico esempio del capitalismo di casa nostra, che nel momento in cui ha varato il piano esuberi non ha esitato a mettere sul piatto contropartite pesantissime in cambio di promesse di revisione del piano stesso: una per tutti, il controllo individuale dei lavoratori, che altro non è che lo strumento che permetterebbe ad Almaviva di licenziare domani, presi uno per uno e nel silenzio generale, quelli che già vorrebbe licenziare oggi, facendo, però, molto più rumore. I lavoratori non si sono mai arresi, neanche di fronte alla cecità, al collaborazionismo, alla malafede dei confederali, e da mesi stanno lottando, da soli, per difendere non solo il posto di lavoro, ma la dignità. In seguito ad una serie di episodi repressivi – l’ultimo, il primo w-e di dicembre, è stata la rimozione forzata degli striscioni davanti alla sede napoletana di Almaviva Contact – abbiamo raccolto la voce di chi, dentro, continua a non abbassare la testa. La pubblichiamo convinti che sia importantissimo riaccendere i riflettori su questa vicenda, ora, a ridosso dell’ennesimo incontro al MISE, e dopo: si tratta, infatti, di una vera e propria vertenza esemplare, per motivi economici e politici. Per questo sollecitiamo alla massima condivisione e diffusione.

    Almaviva: voci da un’azienda che licenzia e reprime

    Ci puoi, brevemente, raccontare il clima che si sta respirando negli ultimi giorni in azienda? Negli ultimi giorni in azienda si sta verificando un clima di ansia, e anche di paura vista la data finale della vertenza, prevista per il giorno 18 Dicembre. In questo clima d’ansia si stanno verificando anche azioni di duro attacco contro i lavoratori, dove ogni […]

    Il lavoro non basta più. Crescono i working poors, in Italia e in Europa Comments
    franco.cilenti / Dicembre 8, 2016 9:58 am

    In Italia il 20% più ricco delle famiglie percepisce il 37,3% del reddito equivalente totale, il 20% più povero solo il 7,7%. La stima dell’Istat a valere sui dati 2014 rileva che la crisi ha accentuato le disuguaglianze, infatti dal 2009 al 2014 il reddito in termini reali cala più per le famiglie appartenenti al 20% più povero, ampliando la distanza dalle famiglie più ricche il cui reddito passa da 4,6 a 4,9 volte quello delle più povere, quelle che si trovano almeno in una delle seguenti condizioni: rischio di poverta’, grave deprivazione materiale, bassa intensita’ di lavoro.

    Il lavoro non basta più. Crescono i working poors, in Italia e in Europa

    L’Istat ha stimato in 17 milioni 469 mila le persone a rischio povertà o esclusione sociale in Italia nel 2015. Una percentuale pari al 28,7% degli abitanti. Secondo la Strategia Europea contro la povertà, entro il 2020, l’Italia dovrebbe ridurre gli individui a rischio sotto la soglia dei 12 milioni 882 mila. Oggi la popolazione esposta è invece “superiore di […]

    Referendum, subito elezioni dopo la sentenza sull’Italicum. Poi ricostruiamo la sinistra Comments
    franco.cilenti / Dicembre 7, 2016 8:35 am

    La vittoria referendaria ha una portata storica. Siamo riusciti a mettere in salvo la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza che i comunisti hanno sempre considerato “la più grande conquista che la classe operaia e il nostro popolo abbiano realizzato”. E’ una vittoria della democrazia contro il neoliberismo. E’ una vittoria popolare contro una svolta autoritaria che avrebbe segnato negativamente i prossimi decenni. E’ stato respinto il tentativo di indirizzare verso la Costituzione il malessere suscitato dall’austerity neoliberista nella società italiana e in particolare tra i ceti popolari. >>> Articolo di Paolo Ferrero

    Referendum, subito elezioni dopo la sentenza sull’Italicum. Poi ricostruiamo la sinistra

    La Costituzione nata dalla Resistenza è stata nuovamente scelta – senza possibilità di equivoco – dal popolo italiano come la propria Costituzione, bocciando quella liberista proposta da Renzi, Verdini, Merkel e dai liberisti di tutto il mondo. Si tratta di un risultato straordinario che ha sconfitto il populismo governativo di Renzi il quale ha demagogicamente impostato tutta la campagna per […]

    Questa società che ci rende disabili Comments
    franco.cilenti / Dicembre 7, 2016 8:11 am

    «Oggi – scrive Simone Fanti, riflettendo sul recente convegno di Torino, intitolato “Senza pietà: compassione e ipocrisia? Più pericolose delle barriere architettoniche” – voglio essere anch’io “senza pietà”, e dire – provocatoriamente – che se la disabilità fa schifo, sono il contesto, l’ambiente e la società a renderla tale, mettendoci in condizione di dover trovare escamotage per fare qualsiasi cosa»

    Questa società che ci rende disabili

    «Nel mio ufficio hanno assunto un’handicappata: adesso mi toccherà lavorare anche per lei!». Oppure: «Ma i disabili fanno sesso?». E ancora: «Il compito è insufficiente, ma è disabile. Regaliamogli la sufficienza». E infine il classicissimo: «Ma sei mongoloide?». Sono solo alcune delle frasiche si sentono pronunciare sovente dalla gente. Le hanno raccolte in un video gli organizzatori del convegno-dibattito intitolato […]

    La paura fa 60(%). E ora i sacrifici li facciano i padroni! Comments
    franco.cilenti / Dicembre 7, 2016 8:01 am

    La vittoria referendaria ha una portata storica. Siamo riusciti a mettere in salvo la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza che i comunisti hanno sempre considerato “la più grande conquista che la classe operaia e il nostro popolo abbiano realizzato”. E’ una vittoria della democrazia contro il neoliberismo. E’ una vittoria popolare contro una svolta autoritaria che avrebbe segnato negativamente i prossimi decenni. E’ stato respinto il tentativo di indirizzare verso la Costituzione il malessere suscitato dall’austerity neoliberista nella società italiana e in particolare tra i ceti popolari.

    La paura fa 60(%). E ora i sacrifici li facciano i padroni!

    Il Governo più antioperaio degli ultimi 30 anni se ne è andato a casa, sommerso da una valanga di voti come non si vedeva da tanto tempo. Se ne è andato un Premier che ha spacciato per innovazione e modernità il ritorno a rapporti di lavoro ottocenteschi: l’assenza di tutele dal licenziamento ingiustificato, l’individualizzazione del rapporto col padrone, il lavoro […]

    Scarpe made in Europe, salari da fame Comments
    franco.cilenti / Dicembre 6, 2016 7:52 am

    Il «made in Europe» è spesso considerato una garanzia di qualità e di buone condizioni di lavoro. Ma è davvero così? Il Rapporto della Clean Clothes Campaign, tradotto ora anche in italiano, racconta un’altra storia

    Scarpe made in Europe, salari da fame

    Il «made in Europe» è spesso considerato una garanzia di qualità e di buone condizioni di lavoro. Numerose inchieste realizzate nell’ambito del progetto Change Your Shoes hanno però rivelato un lato nascosto dell’industria calzaturiera, dalle concerie toscane fino alle fabbriche dell’Est Europa. Scarpe «italiane» o «tedesche» ma in realtà prodotte in fabbriche in Macedonia o Albania, dove decine di migliaia di operaie lavorano in condizioni […]

    Ritirato il DDL Madia. Ora la battaglia continua Comments
    franco.cilenti / Dicembre 5, 2016 7:57 am

    Stop dalla Consulta al governo Renzi. Incostituzionale la Riforma della PA e dei servizi pubblici locali. Con il ricatto del debito pubblico, del Patto di Stabilità e del Fiscal Compact si cerca di continuare l’opera di spostamento coatto della ricchezza socialmente prodotta dal salario sociale ai profitti e alle rendite, mercificando i beni comuni, privatizzando i servizi pubblici, vendendo tutto il patrimonio per fare cassa, abbattendo il costo del lavoro, precarizzando e azzerando i diritti

    Ritirato il DDL Madia. Ora la battaglia continua

    Il Governo Renzi, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha smontato la riforma Madia, ha ritirato ufficialmente il DDL su servizi pubblici e riforma della PA. La Consulta ha dichiarato infatti l’incostituzionalità di diversi articoli della legge delega tra cui quelli relativi a dirigenza, società partecipate, servizi pubblici locali e pubblico impiego. In un primo momento l’esecutivo sembrava volesse […]

    “Quello sul pubblico impiego è l’ennesimo accordo inventato per limare il salario”. Parlano i lavoratori Comments
    franco.cilenti / Dicembre 2, 2016 8:08 am

    Delegati\e, lavoratori\trici del pubblico impiego hanno dato vita a un coordinamento denominato Pubblico Impiego in movimento. Abbiamo intervistato collettivamente alcuni delegati all’indomani della firma della intesa nel pubblico impiego. Il buco nero del salario: il Governo destina appena 850 milioni di euro per 2017 e questi vanno suddivisi tra 3,3 milioni di dipendenti, si ottengono appena 258 euro lordi annui. Che corrispondono a 20 euro lordi, ovvero 14 euro netti mensili. Ora, sempre l’esecutivo dice che ci sarebbero a diposizione anche altri 5 miliardi per l’intero triennio. Ma se ai 33 milioni di dipendenti pubblici dovrebbero essere destinati 85 euro lordi per 13 mensilità, da assegnare per i prossimi tre anni, servirebbero quasi 11 miliardi.

    “Quello sul pubblico impiego è l’ennesimo accordo inventato per limare il salario”. Parlano i lavoratori

    Sindacati soddisfatti eccetto quelli di base. Intanto, si tratta di un “Accordo quadro”, “Linee guida” che andranno poi tradotte nei contratti veri e propri della PA. Deve essere chiaro a tutti\e che siamo di fronte ad un accordo di carattere “preelettorale” che il governo ha fortemente voluto in vista del referendum del 4 dicembre. A questa logica si è piegata […]

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