Il problema, più che di coscienza, è politico. Le riserve individuali e personali degli obiettori vengono strumentalizzate per orientare le scelte secondo una precisa visione culturale ed ideologica, che travalica i singoli impedimenti. La violenza “istituzionale”, che legittima con vuoti normativi e mancanze gestionali l’esistenza di, percorsi accidentati per le donne quando si tratta di sessualità e riproduzione, si accompagna a un clima persecutorio che si alimenta di gesti, modalità, trascuratezze
Aborto. La violenza medica di un diritto negato
PDF www.lavoroesalute.org Versione interattiva http://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute…/ L’obiezione di coscienza si può definire come il rifiuto dell’individuo di adempiere ad una norma giuridica ritenuta ingiusta in base alle proprie convinzioni morali, religiose, o ideologiche. Il rispetto della libertà di pensiero è riconosciuto come diritto inalienabile nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ( artt. 18-19). Le società, però, si organizzano in base ad […]