Le testimonianze dei protagonisti: allora il lavoratore era solo, nella grande fabbrica, isolato dai compagni per la paura, la concorrenza, la subalternità. Il volume suggerisce quindi che anche oggi un lavoro capillare di tessitura di esperienza di lotta potrebbe contribuire a superare quella solitudine e quella paura. Si potrebbe obbiettare che i processi che abbiamo visto in atto negli ultimi due decenni – smantellamento delle grandi imprese, cessioni di rami d’impresa ed esternalizzazioni, delocalizzazioni – erano anche destinate a distruggere i luoghi fisici in cui si era accumulata la massa critica di antagonismo che aveva permesso tante conquiste.
A proposito del libro di Paolo Ferrero, operaio alla Fiat.
Il libro di Paolo Ferrero sul ’69[1] chiude un anno di convegni, seminari, volumi di ricerca storica anche accademica sullo stesso argomento, ma si propone esplicitamente come un testo militante, di sollecitazione politica. Il che non significa – al contrario – che non tenga conto di molte acquisizioni storiografiche e non fornisca validi elementi di conoscenza per un pubblico di potenziali […]