Dall’inizio della guerra nell’est Europa, coloro che in Italia si sono espressi contrari all’invio di armi in Ucraina sono stati etichettati come ingenui, irresponsabili, filo-putiniani, inutili, anti-europeisti. Chiedere che i soldi del PNRR e dei privati cittadini italiani venissero investiti in sanità, scuola, formazione e lavoro non è possibile, perché a nome dell’Italia il Presidente Mario Draghi ha già proceduto all’invio in più tranche di armi, uomini e veicoli militari. Tutto secretato.
Il bombardamento mediatico a tappeto contro il no alla guerra
I telegiornali e i salottini televisivi non hanno dubbi sull’utilità di inviare armi per arrivare alla pace, consapevoli delle loro bugie e con argomentazioni piuttosto forzate. Le storie romantiche e romanzate del battaglione Azov asserragliato nell’acciaieria di Mariupol si mescolano alle autoconvinzioni per cui grazie alla NATO stiamo dimostrando che l’Europa esiste ancora, è viva, è unita! Responsabili di questa […]