La signora è furibonda, magari ha pure ragione, ma non glielo puoi dire. Tra l’altro non ce ne sarebbe il tempo, perché i secondi a disposizione sono volati, si rischia il richiamo. Anche se il tono non è stato abbastanza cordiale si rischia il richiamo. Presto, chiudere, chiudere, chiudere. Ecco, corri al bagno più vicino per la pipì, mentre addenti il panino… Ma quella signora avrà una vaga idea di che tipo di lavoro fa la persona con cui parla? Quella del recupero crediti, dell’assistenza, del telemarketing, del servizio post-vendita o perfino dell’indagine di mercato. E poi perché dovrebbe fregargliene qualcosa, alla signora?
Olivetti, Draghi e i call center
C’è un documento sulla condizione lavorativa nei call center (1) che andrebbe proprio letto. Tutto. Sembra il manifesto del tempo liberista e dei rapporti sociali in cui viviamo. È un documento che arriva da Ivrea, terra morenica di castelli e cavalli che una volta, grazie a un “socialista liberale” vero, Adriano Olivetti, riuscì a diventare qualcosa di impensabile: la città a misura d’uomo […]