Oggi in Italia è più facile essere uccisi da un legale detentore di armi che dalla mafia o dai rapinatori. Lo rileva l’Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal) di Brescia. La gran parte di questi omicidi avvengono in famiglia e, almeno uno su quattro, sono commessi da anziani legali detentori di armi spesso per stanchezza e solitudine, ma anche per rabbia e rancore.
La strage dell’arma autorizzata
Sono dati che dovrebbero portare all’attenzione pubblica e di chi fa le leggi il problema delle norme che regolano la detenzione di armi: oggi tutto si basa su una autocertificazione controfirmata dal medico curante, una breve visita presso l’Asl, simile a quella per ottenere la patente di guida, e un controllo da parte della questura, circa la «affidabilità» di chi […]