Repressione. In dodici città italiane viene introdotta l’arma che ha già suscitato proteste negli Stati Uniti, come racconta la maxi inchiesta di Reuters. Altissimo il rischio di abusi. Alcuni organismi internazionali, tra cui la Corte Europea dei Diritti Dell’uomo ed il Comitato ONU per la prevenzione della tortura si sono espressi relativamente alle pericolosità di quest’arma e il rischio di abusi che l’utilizzo può comportare. È giusto che i cittadini si preoccupino per la sicurezza, ma non guardando con paura l’immigrato, il povero o il manifestante, bensì guardando con rabbia i politici e i padroni, chiedendo la sicurezza di poter vivere dignitosamente e liberamente. Una società senza povertà ed emarginazione è una società, oltre che più giusta, anche più sicura.
Un’altra scossa di repressione
Circa un anno fa ci siamo occupati della questione della repressione e dell’uso del taser da parte delle forze dell’ordine e di guardie giurate ingaggiate da grandi e piccoli gruppi industriali. Nel frattempo, il Governo è cambiato, da gialloverde(nero) a giallorosa, ‘l’odio’ non è più a Palazzo Chigi, ma la repressione permane. Come vedremo, essa ha un solo obiettivo, comune […]