È anche ripensando il modo che abbiamo di rappresentare il corpo e le sue funzioni che possiamo innescare un processo collettivo e capire che tipo di nascite e che tipo di sanità vogliamo. Una riflessione antropologica
Come riconoscere la violenza ostetrica
Mi occupo di parto e di nascita in diverse culture ormai da vent’anni. Ho lavorato in Honduras (1998), in Messico (2000-2009), in Argentina (2016-2017) e in diversi paesi europei. Ho comparato politiche e pratiche che rimandano ora alla medicalizzazione – spesso eccessiva – del nostro modello ospedaliero, ora a un modello non interventista, come quello che sostenta il parto a […]