Il capitalismo contemporaneo (delle piattaforme e della finanza) si discosta ormai dalla separazione sociale fra tempo di lavoro e tempo libero; l’intera esistenza dei corpi precari può, dunque deve, essere produttiva, va ricondotta dentro il complessivo processo di valorizzazione. Per questo, specie nell’ambito della crisi (o delle crisi) tutte le forme di dissenso diventano immediatamente nemiche del capitale e, pertanto, criminali.
Diario della crisi. Appunti per una critica del diritto prossimo venturo
In questo secondo appuntamento del Diario della crisi – rubrica nata dalla collaborazione tra Effimera, Machina e il periodico El Salto – Gianni Giovannelli analizza la crisi del diritto. L’autore sostiene che non si tratta di una generica stretta repressiva limitata al diritto penale, bensì di una trasformazione più complessiva delle norme ordinamentali, civili, amministrative, lavoristiche, marittime, militari, interstatuali. Soprattutto […]