Su 15o detenuti deceduti in media all’anno, molti di questi si potrebbero evitare intervenendo tempestivamente. Sono emplematici i casi di Antonio Raddi, Roberto Jerinò e Uzoma Emeka
Quei detenuti morti perché sospettati di “simulare” un malessere
Erano detenuti che avevano tumori, leucemie, distrofie muscolari, ulcere sanguinanti, anoressia, ma non curati in tempo perché gli operatori credevano che simulassero. Non è un caso raro quello di Antonio Raddi, detenuto al carcere le Vallette di Torino, che morì il 30 dicembre 2019 a 28 anni per una infezione polmonare dopo avere perso 25 chili di peso, ma che […]