Nel 2012 le Nazioni Unite hanno detto che Gaza sarebbe divenuta una città invivibile entro il 2020. Una delle tante denunce che raccontano una verità che è sotto gli occhi di chiunque ma continuano a lasciare gran parte del mondo indifferente. Basta guardare il video in cui Benny Gantz, l’ex generale “sensibile” e “centrista” che sfida la destra di Netanyahu nell’ennesima campagna elettorale, esulta perché “parti di Gaza sono state riportate all’età della pietra” con 6.231 bersagli distrutti e 1.364 “terroristi uccisi”. Per gran parte dell’opinione pubblica mondiale, ormai, la Palestina non esiste. Basta fare una semplice ricerca su Google, come suggerisce David Hearst, ex caporedattore del Guardian e oggi a Middle East Eye, alla voce “uccisa una famiglia di otto persone”. La comunità internazionale si è assuefatta all’impunità di Israele e l’assolve da ogni responsabilità per le punizioni collettive e le altre politiche di disumanizzazione di un intero popolo. Eppure, quel che accade a Gaza resta, alle soglie del terzo decennio dell’anno Duemila, una delle più indicibili vergogne sulla coscienza dell’intero pianeta. >>> IL VIDEO
L’invivibile Gaza
foto: https://www.pxfuel.com Vorrei che voi faceste una verifica. Cercate su Google le parole “uccisa famiglia di otto persone” e vi verranno fornite diverse alternative: una a Sonora, in Messico, un’altra a Pike, nell’Ohio, un’altra nella Contea di Mendocino, in California. Ma la sconfinata memoria di Google sembra essere stata colpita da amnesia riguardo a quanto è successo solo un mese fa a Deir […]