il profilo programmatico del nuovo governo 5Stelle/PD non ha i caratteri di svolta che sarebbero necessari sia per contrastare efficacemente la barbarie della destra salviniana e per rispondere alla crisi sociale e ambientale. Sul lavoro totalmente assente anche l’intenzione di superare il dramma dell’ipersfruttamento calato sui lavoratori con il Jobs Act e lo schiavismo che vede lavoratori pagati meno di due euro all’ora, ultimi casi di ieri in provincia di Alessandria e di Taranto.
Jobs Act: la riforma non c’è
Nella bozza di programma del prossimo di governo contano più i punti assenti rispetto a quelli elencati. Negli otto punti, su ventisei, che riguardano l’impostazione economica e il lavoro mancano la riforma del Jobs Act, quella del sistema previdenziale («Riforma Fornero»), l’abolizione della «Buona Scuola». ERANO LE QUESTIONI principali dell’agenda elettorale dei Cinque Stelle prima della composizione del precedente governo con la Lega, quelle […]