Memoria per l’oggi. La crisi viene da lontano: investimenti non mantenuti, scelte tardive (sottovalutazione dell’elettrico), la centralità data al mercato americano, con modelli non sostenibili per l’Europa. Lo stesso polo del lusso non regge il confronto con gli investimenti messi in campo dalle altre case costruttrici. Peraltro l’improvvisa conversione all’auto elettrica e ibrida sembra soltanto una risposta, insufficiente, alle direttive europee sull’abbattimento di emissioni di CO2 da rispettare, pena pesanti sanzioni, nei prossimi anni. Adesso siamo ad un punto di svolta decisivo, in cui è in gioco l’esistenza stessa degli stabilimenti torinesi ed italiani.
Operai ieri, operai oggi
5 MARZO 1943 – Sciopero antifascista alla FIAT Mirafiori. Torino h 10: inizia nell’officina 19 lo sciopero degli operai della Fiat Mirafiori per chiedere il riconoscimento a tutti delle 192 di salario a tutti gli operai sfollati dalle città in conseguenza dei bombardamenti. Mirafiori si ferma completamente il 12 – insieme a tutte le altre industrie torinesi – stavolta non […]