L’Istat a fine marzo mostra gli effetti della recessione che ridicolizza le previsioni del presidente del consiglio che aveva definito “un anno bellissimo” segnato da “una ripresa incredibile”. Le persone più colpite dalla crisi, che non è naturalmente mai finita, restano quelle tra i 35 anni e i 49. Lavorano di più, seppur in modo precario, gli ultracinquantenni.
Istat. Sale la disoccupazione e il lavoro resta precario
Gli effetti della recessione stanno arrivando sul mercato del lavoro. A febbraio sono calati i lavoratori dipendenti (-44mila), di cui 33 mila permanenti e 11 mila a termine, mentre sono aumentate le partite Iva (+30 mila). Il calo dell’occupazione è concentrato nella fascia di età più colpita negli anni della crisi: quella tra i 35 e i 49 anni […]