La legge 194 che 40 anni fa permise alle donne italiane di interrompere volontariamente una gravidanza ha smentito le oscure previsioni che allora si fecero. Le IVG si sono ridotte di due terzi, la clandestinità è stata ridotta. Marzia Loghi, Alessia D’Errico e Angela Spinelli mostrano come l’Italia si caratterizzi per avere livelli di abortività tra i più bassi nel contesto internazionale, e a tutte le età, prova ulteriore che la bassa fecondità del Paese è conseguenza della accresciuta diffusione della contraccezione e non del ricorso all’aborto.
L’abortività in Italia nel contesto internazionale
Introduzione La legge 194/78 consente alla donna di richiedere un’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) entro i 90 giorni di gestazione nei casi in cui “…accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue […]