Intervista alla segretaria nazionale della Fiom Re David. “L’assenza totale di un piano industriale per il paese parla anche d’infrastrutture, di eco sostenibilità, della direzione produttiva che si prende, parla di Mezzogiorno. In questo senso l’Europa è una massa critica appena sufficiente nella concorrenza globale. Oggi troviamo normale che l’Italia sia divisa in due, perché la verità è che al Sud si sta dismettendo praticamente tutto. Tutto ciò mette le persone nella condizione di essere totalmente in balìa degli eventi e pone un problema democratico molto forte, perché non c’è più nessun elemento di determinazione. Nessun governo, nemmeno questo nonostante la propaganda, ha fatto nulla per invertire la rotta. Si parla tanto di Jobs Act ma a questo governo non gli è mica venuto in mente di ripristinare l’Articolo 18”
Dal fronte unito contro il lavoro al fronte unito sul lavoro
Vorrei partire da un tuo commento sul voto del 24 maggio scorso per il rinnovo del parlamento europeo. Possiamo dire che avanzano i sovranisti, pur con qualche sporadica eccezione, un po’ in tutta Europa? Queste elezioni sono la dimostrazione più plastica e concreta di come, non da oggi, si sia rotto il contratto sociale fra lo stato e il lavoro, […]