Sono passati vent’anni dalla prima elezione di Chávez e sei anni dal suo funerale a cui erano presenti due milioni di persone e 33 tra capi di Stato e di Governo. Uno schiaffo morale a chi, già allora, lo presentava come un usurpatore e Maduro, che gli era succeduto, come un inetto. “Abbiamo avuto i rapporti con l’Argentina e la dittatura di Pinochet, in America Latina abbiamo avuto rapporti con i peggiori dittatori e nessun Parlamento italiano si è mai sognato di dichiarare l’illegittimità delle elezioni. (…) Non si può tirare la coperta della sovranità dei Paesi e del diritto internazionale solo perché gli Stati Uniti combattono una nota e ventennale guerra per il controllo del petrolio contro il Venezuela. E non mi sta bene” ha dichiarato il collega Alessandro Plateroti vice-direttore del Sole 24 ore.
La resistenza del Venezuela
Fra le tante frottole che vengono raccontate quotidianamente dai media occidentali riguardo al Venezuela ce n’è una che purtroppo è stata sposata anche dal nostro ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Il ministro nel corso della sua esposizione alle Camere ha affermato che l’opposizione in Venezuela, quella facente capo a personaggi discutibili come Leopoldo Lopez, Maria Corina Machado ed Henrique […]