Il 6 agosto dello scorso anno, a seguito della morte di 12 braccianti agricoli nel foggiano, l’attuale governo, nella persona di Conte e Salvini, tuonavano sui giornali che avrebbero “sfidato il caporalato”, “svuotato i ghetti”, garantito “la dignità della vita e la dignità del lavoro”. A distanza di quasi un anno è facile quanto amaro constatare che nulla è stato fatto, la situazione è rimasta inalterata e questo governo ha semplicemente inaugurato qua e la per il Paese qualche pulmino per i braccianti agricoli e poi il nulla.
Vogliamo prodotti a “sfruttamento zero” non solo a “km zero”
Le cronache di questi giorni, come in ogni estate, ci riportano all’estrema, nauseante e reiterata realtà che riguarda la tematica del lavoro e dello sfruttamento nei campi. Un imprenditore neretino, che faceva lavorare diversi cittadini tunisini in condizioni di sfruttamento ai limiti dello schiavismo, è stato arrestato dai carabinieri di Nardò. Questi sono i fatti riportati da un quotidiano locale, […]