
Almeno trecento lavoratori delle acciaierie di Terni hanno bloccato stasera poco dopo le 20 il raccordo Terni-Orte all’altezza dello svincolo Terni Ovest. L’iniziativa e’ stata presa in seguito alla decisione di proseguire con lo sciopero a oltranza nell’ambito della dura vertenza iniziata con l’annuncio di 537 esuberi da parte della Ast. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato non aver ricevuto rassicurazioni sul pagamento degli stipendi, la turnistica e la situaizone delle ditte esterne. “Non è mai successo che Terni non arrivassero le buste paga”, spiega un delegato della Fiom. “Qui c’è gente che non può comprare il pane. Basta. La situaizone è arrivata a un punto di rottura”. Il 6 novembre è in programma un incontro al Mise.
“Non possiamo buttare al vento le lotte e gli sforzi di questi giorni, dobbiamo continuare con la lotta anche se siamo allo stremo”, dice Stefano Garzuglia, delegato della Fiom. Con loro è anche il sindaco di Terni Leopoldo Di Girlolamo.
I sindacati hanno già chiesto al prefetto di intercedere con le banche per la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori.
“La risposta alla mancata corresponsione del salario – sottolinea Rosario Rappa, della segreteria nazionale della Fiom -rappresenta un ulteriore atteggiamento provocatorio da parte dell’amministratore delegato che risponde in questo modo dopo le manganellate di ieri e malgrado la disponibilità mostrata da lavoratori e sindacati”. Per il 6novembre, aggiunge Rappa, “se c’è un nuovo piano industriale sulla base delle dichairazioni fatte dalla ministra Guidi per noi si apre un nuovo tavolo negoziale altrimenti andremo avanti con la lotta”.
Al termine dell’assemblea, i lavoratori sono partiti in corteo da viale Brin e si sono diretti verso il raccordo, ora bloccato in entrambe le corsie di marcia.
Fabio Sebastiani
31/10/2014 www.controlacrisi.org