Torino: l’inquinamento da particolato viene anche, in gran misura, dall’inceneritore del Gerbido.

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Un anno difficile si sta concludendo ed anche gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire. La pioggia caduta negli anni 2013 e 2014 ha attenuato gli effetti dell’inquinamento in Piemonte, ma quest’anno è arrivato il conto. Le più grandi città italiane, Milano, Roma e Torino, oggi hanno un’aria irrespirabile. Tutte queste città hanno vari impianti di incenerimento, enormi. L’impianto di Torino emette quasi 3 miliardi di metri cubi di fumiogni anno, equivalenti alle emissioni di 500.000 auto. Questa fonte di inquinamento non viene mai menzionata, mentre si chiede ai torinesi di andare a piedi. Oggi ci chiediamo:l’inceneritore avrà targa pari o dispari?

L’assessore all’ambiente del Comune di Torino oggi non racconta la favola che l’aria a Torino è migliorata come l’anno scorso, o che l’inceneritore emette fumi equivalenti a un paio di auto in tangenziale, anzi spera che nessuno si ricordi delle sue dichiarazioni precedenti. Noi non le abbiamo dimenticate, come non abbiamo dimenticato che avevamo già detto e scritto che l’inceneritore avrebbe costretto i torinesi a lasciare l’auto a casa, e che sarebbe stata preferibile una raccolta dei rifiuti migliore, piuttosto che quell’impianto.La Stampa di giovedì 24 dicembre u.s. ha riportatol’incredibile proposta di IREN al Comune di Torino di abbandonare nel 75 % della città la raccolta differenziata porta a porta. Secondo questa proposta, i torinesi dovrebbero differenziare soltanto l’organico, mettere il vetro nelle campane stradali e gettare tutto il resto in altre campane. Una vera e propria regressione per abbandonare la raccolta differenziata, ed inchiodarla all’ attuale misero 42 %, allo scopo evidente di garantire alimentazione all’inceneritore del Gerbido, di proprietà della stessa IREN. Ricordiamo che da tempo le normative imponevano di raggiungere il 65% di raccolta differenziata e che già ora il Consorzio Rifiuti di Treviso ha raggiunto l’85%, con una produzione di rifiuto indifferenziato pro capite di soli 53 kg/all’anno. Analoghi risultati sono stati ottenuti a Trento. Non ci si dica che Torino è troppo grande perché basterebbe suddividere la città e fare una gestione migliore.

Certo, la fantasia di chi vuole nascondere la verità non ha limiti. Per salvare in extremis la nona città più inquinata del mondo, nella pianura più inquinata d’Europa,con il primato dei decessi da inquinamento, sono arrivati a sbandierare il fatto che “l’aria della Metropolitana di Torino è la più pulita al mondo!“.E per scoprire questo hanno addirittura scomodato l’Università di Napoli! Vien da pensare che qualcuno, voglia proprio farci finire sottoterra, in un modo o nell’altro…! E come non ricordare l’assessore alla sanità della Regione Piemonte che ha dichiarato qualche mese fa che l’aumento della mortalità attorno all’inceneritore di Vercelli èdovuto ad attività agricole come bruciare le stoppie, e non, come affermava lo studio effettuato dall’ Arpa di Vercelli, più probabilmente al locale inceneritore?

Valter Campaner

C.A.R.P. – Coordinamento Ambientalista Regione Piemonte

26/12/2015

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