UNA LEGGE E UNA GIUSTIZIA UGUALE PER TUTTI?

Una società che si definisce “civile” ma, che difende e legalizza con leggi, lo sfruttamento a scapito della sicurezza e della vita dei lavoratori è un sistema barbaro e inumano.

L’Italia democratica nata dalla Resistenza al nazifascismo, che ha una Costituzione che molti considerano la migliore del mondo, stabilisce nei suoi principi costituzionali che tutti i cittadini sono uguali davanti allo Stato. In realtà quando un operaio o un proletario cerca di valere i suoi diritti nelle aule di tribunale scontrandosi con il potere economico e politico la sua condizione di subalternità e disuguaglianza si evidenzia in pieno.

Quando i padroni e manager sono inquisiti per morti sul lavoro, malattie professionali e portati sul banco degli accusati nei processi da vittime che cercano giustizia, nei tribunali l’unico interesse riconosciuto è il diritto del capitale sancito dalla legge che stabilisce che il profitto viene prima di tutto.

Nel processo penale o civile, le multinazionali, i padroni, con i soldi si comprano i migliori avvocati, i consulenti, gli scienziati e i giudici. Anche se documentata e provata in aula dalle testimonianze le responsabilità di chi detiene il potere economico e politico i giudici, preferiscono andare contro i più deboli per non mettere a rischio le loro carriere presenti e future.

Il capitalismo con le sue istituzioni è un sistema apparentemente “democratico” che in realtà è marcio e corrotto, un vampiro che si alimenta sulla pelle dei lavoratori.

Quando il movimento operaio era forte e faceva valere i suoi diritti nelle fabbriche, nelle piazze e nella società, poteva anche alcuni trovare giudici che nelle leggi per quanto a favore del padrone, sotto la pressione del movimento di massa trovano cavilli e interpretavano la legge a favore dell’operaio. Oggi con il movimento operaio debole, frazionato, diviso, senza organizzazione la legge del padrone è applicata senza ostacoli.

La nostra esperienza nelle aule di tribunale ci ha fatto comprendere che In una società divisa in classi la giustizia è di classe, una giustizia a favore dei padroni e che non esiste la neutralità della scienza questa è la verità.

Molti ci domandano ma allora perché fate i processi in particolare adesso dove oltre ad assolvere i colpevoli, condannano le vittime a pagare le spese processuali?

Noi non possiamo accettare che i lavoratori siano considerati carne da macello.

Continuiamo a denunciare i dirigenti responsabili delle morti di lavoratori non perché ci fidiamo della giustizia borghese. Non vogliamo che i morti del profitto passino sotto silenzio, lo dobbiamo ai nostri compagni uccisi da un sistema che per il profitto continua a distruggere gli esseri umani e la natura, a commettere omicidi sul lavoro, stragi di operai e ambientali.

23/1/2021 https://www.comitatodifesasalutessg.com

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