Vaccini. Il silenzio sulla licenza obbligatoria

Il 12 aprile 1955 Jonas Salk annunciò la disponibilità del vaccino contro la poliomielite.

 A un giornalista che gli chiedeva perché non avesse brevettato la sua scoperta Salk rispose senza esitazioni – “Si può forse brevettare il sole?”.

Domenica 24 gennaio su Rai 3, alle ore 20, va in onda “Che tempo che fa”  di Fabio Fazio [Video]. I primi 45 minuti sono dedicati alla crisi di governo. Dal minuto 46 della trasmissione si parla della crisi dei vaccini con la presenza in studio del prof. Roberto Burioni e in remoto del prof. Walter Ricciardi. Un molto preoccupato prof. Burioni afferma che “è grave che ci siano stati i tagli di produzione e di disponibilità di un bene dal quale dipende la nostra vita e il nostro benessere e non è arrivata alcuna spiegazione dalle case farmaceutiche”.  Le spiegazioni dei tagli le fornisce invece nel suo intervento il prof. Ricciardi, che tuttavia ignora la minaccia più grave, quella del taglio del 60% dei vaccini AstraZeneca. Il conduttore cerca allora di portare il discorso sui brevetti, con una domanda: “È ingenuo pensare che – come in una emergenza del genere si dovrebbe fare – quel brevetto venga dato ovunque sia possibile, pagando e riconoscendo naturalmente, per far produrre il maggior numero possibile di vaccini, dappertutto?”. “Sarebbe auspicabile – interviene allora il prof. Ricciardi – però i vaccini sono prodotti da aziende private che hanno un brevetto e con la legislazione internazionale vigente questo brevetto non è violabile”.  Un’affermazione perentoria e definitiva. Non ne è convinto però il prof. Burioni che declassa le frasi del consigliere del Ministro della salute a semplici opinioni: “Io ho un’opinione diversa: personalmente ritengo che – garantendo il giusto profitto a chi ha investito – questo brevetto dovrebbe essere gestito in maniera diversa da quella di un nuovo orologio”.

Dopo aver visto questo deprimente spettacolo, malamente interpretato da quelli che vengono considerati i massimi esperti della materia, sono andato a riascoltare la trasmissione temendo di aver perso o travisato qualche passaggio, trascrivendo poi parola per parola i contenuti degli interventi. Nessuno ha voluto chiarire al vastissimo pubblico in ascolto i reali termini della questione vaccini/brevetti. Sconcertante soprattutto l’affermazione di Ricciardi a proposito della inviolabilità dei brevetti, quando è proprio la legislazione internazionale vigente (TRIPs – Agreement on Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights) che prevede la possibilità di sospendere un brevetto in caso di emergenze di sanità pubblica, concedendo licenze obbligatorie per la vasta produzione dei prodotti necessari.  Ricciardi ha rimosso la parola “licenza obbligatoria”, Burioni ce l’aveva sulla punta della lingua ma non l’ha voluta pronunciare.

Nicoletta Dentico e Silvio Garattini ne hanno invece chiaramente parlato in un nostro post del 16 novembre 2020 “Vaccini (veramente) per tutti”, ricordando che “i governi di India e Sudafrica il 2 ottobre 2020 hanno inviato all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) una proposta congiunta con cui chiedono una deroga ai brevetti e agli altri diritti di proprietà intellettuale in relazione a farmaci, vaccini, diagnostici, dispositivi di protezione personale, e le altre tecnologie medicali per tutta la durata della pandemia, fintantoché non sia stata raggiunta l’immunità. Si tratta insomma di concedere una sospensione temporanea di tutti gli obblighi contenuti nella Sezione I, Parte II dell’Accodo TRIPS – quella concernente copyright, disegni industriali, brevetti, protezione di informazione non condivisa. In virtù di questa deroga, i centri di ricerca avrebbero possibilità di condividere la conoscenza scientifica e accelerare collaborazioni per lo sviluppo di nuovi prodotti per combattere il virus, ciò che permetterebbe una più agile risposta alla domanda di attrezzature, diagnostici e medicinali, e a costi inferiori, non solo nei paesi a basso reddito. La deroga è prevista in base dell’Art. IX comma 3 e 4 dell’Accordo di Marrakesh che ha costituito l’Omc; la condizione è che esista una giustificazione fondata su circostanze eccezionali, e che siano esplicitati i termini anche temporali di suddetta sospensione. (…)  La proposta ha ottenuto il sostegno di molti stati membri dell’Omc, di organizzazioni internazionali (Oms, Unaids, Unitaid), di economisti come Joseph Stiglitz, di oltre 400 organizzazioni della società civile impegnate nel mondo per l’accesso ai farmaci essenziali. La Santa Sede si è espressa con una posizione forte a sostegno della soluzione indicata da India e Sudafrica.  Un lungo testo di appoggio alla deroga sui brevetti è stato sottoscritto da diversi Rapporteurs dell’ONU. Si oppone invece il blocco dei paesi industrializzati, gli stessi paesi che hanno finanziato il colossale sforzo della ricerca con imponenti contributi pubblici(11 miliardi di dollari gli USA, 16 miliardi di euro la Commissione Europea), senza negoziare con l’industria del farmaco la benché minima condizione sui prezzi, sulla trasparenza degli studi clinici, sul trasferimento di tecnologie”.

CONTINUA SU https://www.saluteinternazionale.info/2021/01/vaccini-il-silenzio-sulla-licenza-obbligatoria/

Gavino Maciocco

27/1/2021 https://www.saluteinternazionale.info

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