• Archivio Lavoro & Salute
  • Medicina Democratica
Log in or Register
Close
Lost your password?
Lavoro & Salute – Blog
Visita Rifondazione.it
  • Home
  • Archivio
    • Cronache Politiche
    • Cronache Sociali
    • Comitati di Lotta
    • Cronache di Lavoro
    • Cronache Sindacali
    • Movimenti di Liberazione
    • Altra Informazione
  • Sito LeS Cartaceo
  • Editoriali
  • Annali
  • Altro Blog
SFOGLIA IL GIORNALE INTERATTIVO
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, scriva a info@lavoroesalute.org Distribuito gratuitamente da 34 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori. Tutti i numeri in pdf www.lavoroesalute.org

  •  Seguici su Facebook Lavoro E Salute
  •  Seguimi su FacebookFranco Cilenti
Visita Medicina Democratica

LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA


Rifondazione Due per mille

Rifondazione Due per mille

Notiziario online del PRC

Notiziario online del PRC

Notiziario online del PRC - Dire Fare Rifondazione

Contro La Crisi

Visita Contro La Crisi
Free Palestine
  • Intifada
  • OLP
  • Free Palestine FB Page

Blog Lavoro e Salute – Categorie

  • Ambiente e salute (690)
  • Blog (5.010)
    • Altra Informazione (3.302)
    • Comitati di Lotta (2.966)
    • Cronache di Lavoro (3.230)
    • Cronache Politiche (3.428)
    • Cronache Sindacali (2.722)
    • Cronache Sinistra Europea (1.674)
    • Cronache Sociali (3.297)
    • Culture (973)
    • Editoria Libera (214)
    • Movimenti di Liberazione (260)
    • Politiche di Rifondazione (2.835)
    • Storia e Lotte (351)
  • cronache sindacali (10)
  • lavoratrici (27)
  • OSS sanità (7)
  • sanità e salute (1.858)
  • servizio sanitario privato (46)
  • sicurezza lavoro (158)
  • Uncategorized (62)

Archivio Settimanale

  • febbraio 18, 2019–febbraio 24, 2019
  • febbraio 11, 2019–febbraio 17, 2019
  • febbraio 4, 2019–febbraio 10, 2019
  • gennaio 28, 2019–febbraio 3, 2019
  • gennaio 21, 2019–gennaio 27, 2019
  • gennaio 14, 2019–gennaio 20, 2019
  • gennaio 7, 2019–gennaio 13, 2019
  • dicembre 31, 2018–gennaio 6, 2019
  • dicembre 24, 2018–dicembre 30, 2018
  • dicembre 17, 2018–dicembre 23, 2018
  • dicembre 10, 2018–dicembre 16, 2018
  • dicembre 3, 2018–dicembre 9, 2018
  • novembre 26, 2018–dicembre 2, 2018
  • novembre 19, 2018–novembre 25, 2018
  • novembre 12, 2018–novembre 18, 2018

Archivio Mensile

  • febbraio 2019 (81)
  • gennaio 2019 (106)
  • dicembre 2018 (117)
  • novembre 2018 (101)
  • ottobre 2018 (112)
  • settembre 2018 (99)
  • agosto 2018 (91)
  • luglio 2018 (104)
  • giugno 2018 (102)
  • maggio 2018 (103)
  • aprile 2018 (96)
  • marzo 2018 (108)
  • febbraio 2018 (98)
  • gennaio 2018 (86)
  • dicembre 2017 (81)
  • novembre 2017 (100)
  • ottobre 2017 (98)
  • settembre 2017 (73)
  • agosto 2017 (50)
  • luglio 2017 (115)
  • giugno 2017 (100)
  • maggio 2017 (94)
  • aprile 2017 (108)
  • marzo 2017 (112)
  • febbraio 2017 (139)
  • gennaio 2017 (126)
  • dicembre 2016 (109)
  • novembre 2016 (94)
  • ottobre 2016 (97)
  • settembre 2016 (66)
  • agosto 2016 (37)
  • luglio 2016 (83)
  • giugno 2016 (76)
  • maggio 2016 (65)
  • aprile 2016 (78)
  • marzo 2016 (67)
  • febbraio 2016 (71)
  • gennaio 2016 (71)
  • dicembre 2015 (87)
  • novembre 2015 (90)
  • ottobre 2015 (91)
  • settembre 2015 (64)
  • agosto 2015 (28)
  • luglio 2015 (71)
  • giugno 2015 (69)
  • maggio 2015 (77)
  • aprile 2015 (87)
  • marzo 2015 (96)
  • febbraio 2015 (105)
  • gennaio 2015 (107)
  • dicembre 2014 (101)
  • novembre 2014 (89)
  • ottobre 2014 (120)
  • settembre 2014 (34)
  • agosto 2014 (18)
  • luglio 2014 (33)
  • giugno 2014 (33)
  • maggio 2014 (29)
  • aprile 2014 (27)
  • marzo 2014 (65)
  • febbraio 2014 (22)
  • ottobre 2013 (11)

Commenti di Mauro Biani

  • Don Roberto Sardelli

    Don Sardelli. E Non tacere. Oggi per il manifesto.
  • Taglio alto/Lettera a una professoressa 2019

    La vignetta per lo speciale sulla scuola ai tempi del ministro Bussetti. Questa settimana su l’Espresso.
  • Scopriamo

    Diciotti, Salvini, il M5S. Oggi per il manifesto.
  • Sulla vicenda Diciotti. Oggi ad Agorà (Rai 3)

    Qui tutta la trasmissione.
  • Non è solo l’apparenza di un mondo davanti al mondo quello che vedo, sento e odoro?

    Moussa Ba, o Aldo Diallo. E Bruno Ganz. Oggi per il manifesto.
  • ll nostro sogno

    Oggi, per il manifesto.

Visitatori Blog dal 2016

  • 19Questo articolo:
  • 378600Totale letture:
  • 1339Letture di ieri:
  • 33165Letture scorso mese:
  • 3524La scorsa settimana:
  • 9571Visitatori per mese:
  • 478Visitatori per giorno:
  • 3Utenti attualmente in linea:
Altra Informazione, Blog, Comitati di Lotta, Cronache di Lavoro, Cronache Politiche, Cronache Sindacali, Cronache Sinistra Europea, Cronache Sociali, Politiche di Rifondazione, sanità e salute — marzo 26, 2018 7:10 am

Guida alla comprensione del complesso fenomeno migratorio che l’odierna vulgata protofascista semplifica e misconosce, giocando d’azzardo sulla pelle degli esseri umani di ogni colore. >>> Prima puntata il 27 febbraio, seconda il 6 marzo, terza il 19 marzo su questo blog

Vademecum Immigrazione: l’iter della richiesta di protezione internazionale

Pubblicato da franco.cilenti

Vademecum Immigrazione parte IV: l’iter della richiesta di protezione internazionale

Alla luce della legislazione ora in vigore in Italia, che ha recepito le direttive UE che abbiamo illustrato nelprecedente articolo e si armonizza coi regolamenti che abbiamo citato, si può provare ora a illustrare nelle grandi linee l’iter cui è sottoposto il richiedente protezione internazionale dal momento del suo arrivo nel nostro paese.

Innanzitutto va detto che hanno diritto di accedere alla protezione internazionale indiscutibilmente tutte le persone straniere, non esistendo – né sarebbe seriamente possibile stilarla – una lista di paesi stranieri “sicuri” a priori: ciò si porrebbe in netto contrasto con quell’attenzione alla situazione concreta ed effettivavissuta dal richiedente nel paese di origine o provenienza posta alla base del riconoscimento del diritto soggettivo all’asilo, al rifugio e alla protezione sussidiaria.

Di conseguenza, chiunque si trovi a essere nella disponibilità delle forze dell’ordine italiane (dunque anche nellezone di confine o di transito in mare) può fare richiesta di protezione, essendo sufficiente a questo scopo che la persona manifesti, anche oralmente e in qualsiasi lingua, una volontà in questo senso, oppure può farne richiesta in seguito presso la Questura competente in base al luogo di dimora del richiedente. Con l’introduzione del nuovo art. 10 T.U.I. ad opera della L. 46/2017, si individuano nei centri di primo soccorso ed accoglienza (CPSA) già istituiti precedentemente dalla L.563/95, i luoghi in cui allestire i c.d. hotspot (attualmente sono quattro: Lampedusa, Pozzallo, Elmas e Otranto) all’interno dei quali procedere alle prime cure mediche, all’obbligatorio foto-segnalamento e identificazione da parte della polizia, al discernimento tra i non richiedenti e coloro che invece intendono presentare le richieste di p.i.. Queste ultime, quindi, vengono trasposte su appositi moduli (modulo C3) e, contestualmente, si fornisce un sussidio linguistico da parte di interpreti, nonché materiali e opuscoli informativi contenenti ogni elemento utile al richiedente riguardo alla procedura d’asilo, ai suoi diritti e doveri. Rispetto agli hotspot quali “punti di crisi”, tuttavia, esistono delle gravi criticità connesse al fatto che essinon sono formalmente previsti o le loro funzioni esplicitate in questi termini all’interno di alcuna legge o decreto, ad esclusione di una mera circolare ministeriale del 2015. In mancanza di una disciplina adatta che ne chiarifichi per legge natura e funzioni che vi si svolgono, pertanto, sembrerebbe fondato il timore, in passato già avanzato dall’UNHCR, che le azioni di restrizione della libertà personale dei richiedenti ai fini identificativi negli hotspot si collochino in aperta violazione delle previsioni e delle garanzie previste dall’art.13 Cost.

Nel caso in cui l’Italia sia risultato il paese competente all’esame della richiesta, ai sensi di Dublino III e sulla base delle informazioni presenti in Eurodac, in attesa che la Commissione territoriale si pronunci sulla sua domanda, il richiedente ha il diritto di restare in Italia fino alla decisione sulla stessa o sull’eventuale ricorso giurisdizionale, è autorizzato a svolgere attività lavorativa solo a partire dal secondo mese successivo alla presentazione della domanda di protezione e non può essere messo in contatto con le autorità consolari del paese di appartenenza o provenienza. Inoltre deve essere inserito nel sistema di accoglienza che, oltre ai citati CPSA e ai sensi del d.lg. 142/2015, è composto da un sistema variegato di centri di accoglienza governativa (CDA) – nei quali si provvede ad una prima accoglienza in fase di espletamento delle procedure di richiesta della p.i. (CARA), o si provvede ad un accoglimento temporaneo nei casi di sovraffollamento degli altri centri o di arrivi straordinari e ravvicinati, all’interno dei centri di accoglienza straordinaria (CAS). Ed un sistema di “seconda” accoglienza, il già ricordato SPRAR, predisposto per i soggetti vulnerabili, nonché per richiedenti privi di mezzi sufficienti a garantire una qualità di vita adeguata per la salute e per il sostentamento proprio e dei familiari. All’interno del quale, grazie alla collaborazione con amministrazioni territoriali e enti no-profit, si dovrebbe provvedere al vitto e alloggio, assistenza sociale e sanitaria, tutela legale-amministrativa, formazione linguistica, misure in favore dell’integrazione. L’accoglienza (che si protrae per i sei mesi successivi al riconoscimento della p.i. o umanitaria, salvo ulteriori proroghe eccezionali in relazione a percorsi avviati d’integrazione) può essere revocata per violazione grave o ripetuta delle regole del progetto di accoglienza o a seguito di comportamenti gravemente violenti.

Infine la L.46/2017, voluta dall’ ex ministro dell’interno Minniti, ha (art. 19) rinominato, potenziandone la rete, i CIE (oggi CPR, centri di permanenza per i rimpatri) nei quali vengono trattenuti i cittadini stranieri inposizione di irregolarità nel territorio nazionale, o che si siano rifiutati di sottoporsi al rilevamento fotodattilostopico (sull’assunto che tale comportamento possa integrare un rischio di fuga) e aumentando fino ad un massimo di 45 giorni il termine massimo di trattenimento presso i CPR stessi per gli stranieri che hanno già scontato una detenzione in passato per un periodo di 90 giorni, modificando in peggio le disposizioni più favorevoli che erano previste dal T.U.I ’98.

L’istanza di protezione internazionale, durante lo svolgimento del colloquio personale del richiedente di fronte alla CT (Commissione territoriale), deve essere motivata sulle ragioni che lo hanno indotto ad abbandonare il proprio paese e le persecuzioni di cui dichiara di essere oggetto, e, per quanto possibile, documentata. L’audizione si svolge garantendo al richiedente la possibilità di farsi assistere da un interprete e, a proprie spese, da un difensore ed essa può essere rinviata rispetto alla data in cui è fissata solamente per gravi motivi: in caso di assenza ingiustificata del richiedente, la CT dovrà decidere sulla base della documentazione disponibile. Garanzie particolari sull’assistenza sono osservate in caso di persone appartenenti alle categorie vulnerabili, in primis i minori, per i quali il colloquio avviene alla presenza del genitore che esercita la potestà o del tutore. La CT si pronuncia positivamente e senza necessità di audizione nei casi in cui la domanda sia manifestamente fondata o il richiedente non sia in grado di sostenere il colloquio per motivi di salute debitamente certificati.

Gli esiti dell’esame della Commissione possono essere: respingimento della domanda, riconoscimentodello status di rifugiato, o in subordine, della protezione sussidiaria, oppure concessione della protezione umanitaria qualora sussistano gravi motivi di carattere umanitario anche in assenza dei presupposti della protezione internazionale. Tra i diritti riconosciuti al rifugiato, in particolare va menzionata l’importanza deldiritto ai documenti, tra cui indubbiamente il permesso di soggiorno per concessione asilo o protezione sussidiaria, che viene rilasciato dalla Questura, ha durata quinquennale, è rinnovabile e consente al titolare di studiare, lavorare, avere accesso al pubblico impiego, iscriversi al servizio sanitario, ottenere prestazioni assistenziali e assegni di maternità. Oltre che avere la possibilità di ricongiungimento coi familiari, non sottoposto alle normali restrizioni sul reddito e sull’alloggio previste dalla legge; in caso di permesso di soggiorno rilasciato a seguito del riconoscimento dello status di rifugiato, inoltre, è possibile per il titolare fare richiesta per ottenere la cittadinanza italiana dopo 5 anni, anziché 10.

Altro aspetto importante è rappresentato dalla disciplina sui documenti di viaggio cui hanno diritto, anche se con caratteristiche differenti, i titolari di permesso di soggiorno per asilo politico, per protezione sussidiaria e per motivi umanitari, tenendo però sempre presente che non può essere utilizzato per recarsi verso il paese di appartenenza o provenienza, in quanto ciò potrebbe ovviamente provocare la revoca della protezione internazionale e dei diritti connessi. I beneficiari di protezione internazionale sono equiparati ai cittadini italiani nell’accesso al diritto all’alloggio, all’accesso alla tutela giurisdizionale, alla previdenza e all’assistenza sociale, all’istruzione e al lavoro, compresa la possibilità di accedere al pubblico impiego con le stesse limitazioni previste per i cittadini comunitari.

Esistono e sono da aggiungere a questo quadro generale, infine, delle novità non propriamente edificanti apportate da ultimo dalla già citata legge Minniti L.46/17. Nel prossimo articolo ci occuperemo quindi di andare ad analizzare più nello specifico i cambiamenti in atto in materia di diritto d’asilo in Italia e per quale motivo, in aggiunta alle proteste provenienti dal mondo politico, sono già molte anche le associazioni di professionisti esperti nel settore dell’immigrazione che vogliono cancellare una legge ritenuta contrastante coi principi dettati dalla Costituzione in materia di tutela dei diritti fondamentali della persona.

Continua sul prossimo numero

Leila Cienfuegos 

24/03/2018 www.lacittafutura.it

Tags: aborto e salute alimentazione e salute alimentazioni e salute ambiente ambiente e inquinamento ambiente e tav ambiente e terremoti appalti in sanità assicurazioni e sanità attac italia bambini migranti beni comuni braccianti migranti capitalismo caporalato e migranti Casa delle Donne civiltà corruzione in sanità costituzione e lavoro crisi e equitalia crisi e ludopatia crisi e salute crisi e suicidi crisi economica crisi sociale Determinanti sociali e diseguaglianze diritti migranti disoccupazione e giovani donne e salute droghe e disoccupazione economia emergency emigrazione italiana Europa e migranti evasione fiscale farmaci farmaci e affari femminismo Franco Basaglia franco cilenti fumo e salute giornalismo indipendente Giovani e crisi Giulio Maccacaro governo igiene e salute immigrate industrie farmaceutiche infermieri critici infermieri in lotta Infermieri migranti infezioni e salute informazione infortuni professionali in sanità infortuni sul lavoro inquinamento isde jobs act lager migranti lavori usuranti lavoro gratuito lavoroesalute Legge 180 Legge 194 libertà e dissenso ludopatia mafia e tav malasanità malattie professionali manicomi giudiziari medici per l'ambiente medici pubblici medici senza frontiere medicina democratica mediterraneo e migrazioni migranti e guerre migranti e salute ministero salute morti sul lavoro. omicidi sul lavoro Movimento NO TAV movimento notav multinazionali Naga ogm ONG operai e crisi Osservatorio contro la repressione osservatorio della repressione precariato in sanità precarietà prevenzione professionalità infermieristica prostituzione e migrazioni repressione lotte rifondazione comunista RLS sanità Rosarno e migranti salute salute e affari Salute e DRG salute e obiezione di coscienza salute internazionale salute mentale sanità calabrese sanità cubana sanità e dgr Sanità e DRG sanità e LEA sanità emiliana sanità inglese sanità integrativa sanità Lazio sanità ligure sanità Lombardia sanità piemonte sanità privata sanità pubblica sanità pugliese Sanità Roma sanità Sardegna sanità siciliana sanità territoriale Sanità toscana sanità USA sanità veneta Sbilanciamoci schiavitù migrante scienza e salute sciopero infermieri sfratti e povertà sindacati e sicurezza lavoro suicidi disoccupati suicidi sul lavoro tav e affari TAv e Costituzione Tav e salute tav terzo valico tecnologia e salute terapie antiretrovirali test Hiv Traffico d'organi traffico di minori migranti Tsipras TTIP TTIP tutele sociali welfare tutele sociali vaccini e affari
  • Condividi questo post:
  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • Digg
Autore: franco.cilenti
© Copyright 2019 — Lavoro & Salute – Blog. All Rights Reserved - Created by Pep Web - Privacy Policy
blog-lavoroesalute.org è un blog collettivo di giornalisti e di autori e non una testata giornalistica. Il suo aggiornamento è infatti senza periodicità. blog-lavoroesalute.org non è quindi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. I contenuti e le opinioni di blog-lavoroesalute.org devono per questo motivo essere considerati espressione esclusiva di chi ne è autore e, in ogni senso, sotto la sua individuale e personale responsabilità. I contributi multimediali utilizzati da blog-lavoroesalute.org- testi, foto, video, audio e grafiche - se non di produzione o di proprietà dei giornalisti e degli autori o concessi esplicitamente da autori terzi o dalle persone ritratte, sono di pubblico dominio perché, ove possibile, offerti dalla rete e trattati, in relazione alle loro opzioni di riproduzione o elaborazione, come contenuti di blog-lavoroesalute.org, nel rispetto dei 6 livelli di tutela dell’autorialità previsti dalla versione inglese e dalle bozze italiane del CCPL 4.0 per la gestione della pubblicazione e della elaborazione di Creative Commons. Se gli autori o i soggetti ritratti o riprodotti fossero contrari, nella forma utilizzata o in assoluto, alla pubblicazione su blog-lavoroesalute.org di contenuti che li riguardano, hanno facoltà di inviare una segnalazione a blog-lavoroesalute.org per la loro correzione, in ogni modo indicato, o per la loro rimozione, con il diritto di stabilire la rilevanza della eventuale rettifica, compreso anche quanto pubblicato sui social-network. Ogni contribuzione volontaria o entrata pubblicitaria ricevuta da blog-lavoroesalute.org è esclusivamente funzionale al suo mantenimento.
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Cliccando sul tasto o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Accetto