Venezuela: uno sguardo settimanale


I sette ultimi giorni sono stati caratterizzati, dal punto di vista politico, dalla discussione delle Legge Antibloqueo, che è stata infine approvata all’unanimità dall’Assemblea Nazionale Costituente, il che ha ridotto l’attenzione mediatica sul percorso elettorale, che prosegue secondo il programma stabilito dal Consiglio Nazionale Elettorale. Quanto alla salute, gli indicatori cominciano a mostrare un appiattimento della curva dei contagi, anche se, purtroppo, l’indice di mortalità rimane stabile.

Approvata dall’Assemblea Nazionale Costituente la Legge Antibloqueo.

Giovedì scorso, l’Assemblea Nazionale Costituente (ANC) ha approvato la “Legge antibloqueo per lo sviluppo nazionale e la garanzia dei diritti umani”, proposta dal presidente Nicolás Maduro. Herman Escarra, presidente della Commissione Costituzionale della ANC ha comunicato che membri delle diverse commissioni si sono riuniti per riesaminare la proposta e hanno concordato alcuni aggiustamenti, a partire dalle critiche presentate, fondamentalmente dal chavismo. Allo stesso tempo, il presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente, nel suo programma televisivo “Con el mazo dando”, ha chiesto fiducia nell’iniziativa del presidente Maduro.

La plenaria dell’Assemblea Nazionale Costituente nella quale si è approvata la “Legge antibloqueo per lo sviluppo nazionale e per la garanzia dei diritti umani” è stata inusuale, innanzitutto perché finora non è stato reso noto quanti deputati e deputate hanno partecipato e anche perché pur essendo stata approvata all’unanimità dei presenti, almeno tre deputati e deputate si sono astenuti e hanno pubblicato sulle reti sociali le loro motivazioni, consegnate alla ANC come stabilito dalle norme; quest’ultimo comportamento è inedito nella ANC. Dunque, nella deliberazione e nell’approvazione di questa legge continuano a esprimersi le tensioni che stanno affiorando in seno al chavismo, fondamentalmente riguardo la maniera di affrontare il tema economico e le conseguenze delle misure prese.

In linea di principio, nessun attore politico del chavismo mette in discussione i fini della “Legge antibloqueo per lo sviluppo nazionale e per la garanzia dei diritti umani”, poiché c’è consenso circa il fatto che si debba sviluppare una strategia per riportare a galla l’economia venezuelana, seriamente danneggiata dalle misure coercitive unilaterali implementate dal governo degli Stati Uniti d’America; la discussione, quindi, è incentrata su tre aspetti chiave: il primo, riguarda la possibilità per l’esecutivo nazionale di stabilire misure che comportino la deroga rispetto a norme precedenti che possono essere considerate regressive; il secondo, la possibilità di rafforzare i soggetti privati nell’economia venezuelana, fondamentalmente fornendo le condizioni perché assumano l’operatività e la gestione di aree chiave, il che è interpretato come privatizzazione; il terzo, l’ufficializzazione della secretazione di informazioni, il che impatterà sui meccanismi di controllo degli atti pubblici.

Il prossimo passo è la revisione da parte del Tribunale Supremo di Giustizia, alla quale seguiranno eventuali modifiche e la consegna del testo legale al Presidente Maduro, che ha la facoltà di ordinarne la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e farlo così entrare in vigore.

Concludo con un commento della settimana scorsa relativo a questa questione, che non è assolutamente variato. Date l’inoperatività dell’Assemblea Nazionale, l’incertezza riguardo i rapporti di forza nel corpo parlamentare a gennaio dell’anno prossimo e la decadenza dell’Assemblea Nazionale Costituente a dicembre, l’esecutivo in carica cerca di dotarsi di un meccanismo legale efficace per operare a livello nazionale in un clima di aggressione esterna, ma per ora non si rivela chiaramente la rotta o la strategia da seguire.

Braccio di ferro elettorale allentato.

Il tema di cui sopra ha opacizzato la discussione elettorale, tuttavia il cronoprogramma elettorale prosegue. Questa settimana, il Consiglio Nazionale Elettorale ha presentato le nuove macchine per il voto; ricordiamo che, in Venezuela, già da due decenni non si vota più manualmente, essendo stato adottato un sistema elettronico che, finora, si è dimostrato affidabile e ha superato tutte le verifiche realizzate con la partecipazione degli attori politici sia del chavismo, sia dell’opposizione.

Le organizzazioni politiche che partecipano alle elezioni per definire la composizione del prossimo parlamento stanno svolgendo attività con l’elettorato, senza molto risalto sui media. Il Gran Polo Patriótico ha avviato una consultazione per registrare proposte che possano essere presentate nella prossima legislatura; anche la Alianza Popular Revolucionaria porta avanti attività di piazza, mentre tra le organizzazioni dell’opposizione si notano poche mobilitazioni.

Riguardo il tema trattato la settimana scorsa, quello della posizione dell’Unione Europea rispetto alle elezioni, c’è da riferire che il cancelliere Josep Borrell ha dichiarato che l’iniziativa comunitaria di mettersi in contatto con il Presidente Nicolás Maduro, è stata assunta su richiesta dell’opposizione venezuelana; questa dichiarazione giunge come risposta alle critiche avanzate dai partiti di destra europei rispetto alle iniziative di dialogo degli ultimi mesi, chiusesi quando l’UE ha preteso di condizionare il processo elettorale in cambio del riconoscimento dei risultati.

I casi di Covid-19 sono in calo?

In questo inizio di ottobre si osserva una diminuzione dei casi quotidiani riportati; almeno questa settimana si sono mantenuti sotto gli 800 al giorno, il che è interpretato come l’inizio dell’appiattimento della curva dei contagi.

Alll’11 ottobre, le fonti ufficiali riferiscono che sono stati diagnosticati 83.137 casi positivi nel territorio nazionale e che il tasso di guarigione è del 90%, con 7.776 pazienti in cura presso il Sistema Nazionale di salute pubblica del Paese. Le persone decedute, alla data indicata, ammontano a 697, evidenziando che il tasso di mortalità si mantiene stabile.

A causa di un errore involontario, la settimana scorsa non abbiamo riferito dell’arrivo di un primo lotto di vaccini Sputnik V dalla Russia, per avviare la partecipazione del Venezuela alla fase 3 dello sviluppo del vaccino contro il Covid-19; il Venezuela è il primo Paese della regione a ricevere la cura in fase di sviluppo.

Brevi:

  • Lo scorso giovedì 8 ottobre si sono compiuti due mesi dalla scomparsa di Carlos Lanz; non è ancora chiaro il movente del fatto e il Pubblico Ministero informa che le indagini proseguono.
  • La Corte d’Appello di Londra ha annullato la sentenza che conferiva il controllo di 31 tonnellate d’oro venezuelano al deputato Juan Guaido; ha inoltre ordinato di indagare sui meccanismi utilizzati dal governo inglese per riconoscere Guaido e di determinare nuovamente chi debba avere il controllo su tali beni. Questa decisione è considerata conveniente per gli interessi della Repubblica Bolivariana del Venezuela, rappresentata in questa causa dal Banco Central de Venezuela.
  • Il governo argentino ha appoggiato, nel Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU, un rapporto che accusa il Venezuela di violazioni dei diritti umani; questa decisione ha generato tensioni tra le formazioni politiche che appoggiano Alberto Fernández e, inoltre, mette sotto osservazione le relazioni tra Venezuela e Argentina che, ci si attende, avranno una dinamica differente rispetto al recente passato. Il governo venezuelano ha mantenuto un atteggiamento di cautela rispetto a questa presa di posizione argentina sul tema dei diritti umani nel Paese.

Jesús A. Rondón
Traduzione per Lavoro e Salute a cura di Gorri

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