Venezuela: uno sguardo settimanale



Nella settimana appena trascorsa si è commemorata una data emblematica della storia recente, poiché è stato il 13 aprile 2002 che, grazie al popolo sceso in piazza, si è riusciti a scongiurare il colpo di stato promosso dagli imprenditori e dalla dirigenza di una centrale sindacale, alle spalle della classe lavoratrice, con il benestare di un settore di militari subordinati a interessi stranieri, al servizio di una dirigenza politica sterile in campo democratico. Ogni anno lo ricordiamo, evidenziando le capacità del popolo venezuelano che, nonostante le avversità, ha ben chiaro chi sia il nemico. Inoltre, questa settimana, abbiamo le notizie relative alle risposte per controllare la crescita dei casi di Covid-19, centrate sul riprendere il sistema 7 x 7 e sul reperimento di un elevato volume di vaccini per rafforzare il Piano Nazionale di Vaccinazione contro il Covid-19. Torneremo inoltre su alcuni temi trattati nelle settimane scorse, come la situazione nel sud del Venezuela, vicino alla frontiera con la Colombia e la dinamica legislativa.

Il Venezuela riprende il sistema 7 x 7.

Il governo bolivariano ha ripreso il sistema denominato 7 x 7, che prevede quarantene intermittenti ogni sette giorni; nella settimana in corso sono autorizzate solo le attività considerate essenziali. I dati ufficiali indicano che a domenica 18 aprile sono stati diagnosticati 181.903 casi positivi, dei quali 164.530 sono guariti e 1.888 sono stati i decessi; i 15.333 casi attivi (meno del 10% del totale) si concentrano nella zona centrale del Paese, in particolare nella regione della capitale, dove si trova la maggiore densità di popolazione del Paese: un comportamento della pandemia simile a quello della prima ondata.

L’esecutivo venezuelano ha respinto la proposta della corporazione imprenditoriale (Fedecamaras) di importare vaccini; in merito, si sostiene che il Ministero del Potere Popolare per la Salute ha predisposto e sta implementando il Piano Nazionale di Vaccinazione. La proposta degli imprenditori è una tattica per la privatizzazione dell’accesso ai vaccini ed è stata appoggiata pubblicamente da settori dell’opposizione guidati da Juan Guaido. Le autorità venezuelane hanno riferito dell’arrivo di 850.000 dosi, incluso un lotto giunto negli ultimi giorni dalla Russia.

Inoltre, proseguono gli sforzi per incrementare il numero di vaccini disponibili nel Paese e rafforzare così il Piano Nazionale di Vaccinazione; in questo quadro si inscrive la riunione on line tra il presidente Nicolás Maduro, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom, la direttrice dell’Organizzazione Panamericana della Salute Carissa Etienne e rappresentanti Dell’alleanza Mondiale per i Vaccini e l’Immunizzazione, allo scopo di identificare i meccanismi necessari a rendere più agile l’arrivo di vaccini anticovid nel nostro Paese, dopo che è stato effettuato il pagamento di parte della somma necessaria per accedere a 11.374.400 dosi attraverso il Fondo di Accesso Globale per i Vaccini Covid-19.

Il governo venezuelano si è unito alle voci governative, di organizzazioni sociali e di personalità che denunciano l’accaparramento di vaccini da parte di Paesi con maggiore forza economica; in particolare, il cancelliere venezuelano Jorge Arreaza ha spiegato che l’88% dei vaccini prodotti nel mondo si trova in 15 Paesi ad alto reddito pro capite.

Terminiamo con un commento per nulla curioso; la Conferenza Episcopale Venezuelana ha comunicato che dall’inizio dell’emergenza si sono contati 201 sacerdoti contagiati e 24 deceduti tra i 2.002 sacerdoti presenti in Venezuela. Trattandosi di un’istituzione patriarcale e maschilista non stupisce che eviti di fornire informazioni sulla situazione delle suore.

Brevi:

  • Dopo avere dichiarato di avere il controllo totale della zona di frontiera con la Colombia nello Stato di Apure, la Forza Armata Nazionale Bolivariana punta a intensificare le operazioni in quest’area, con il proposito di “garantire l’ordine interno e la cattura degli irregolari armati narcotrafficanti colombiani e dei loro collaboratori”. Inoltre, è stato riferito che proseguono le operazioni di sminamento della zona e si confermano le iniziative su questa questione in corso presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite.
  • Nella settimana che si sta chiudendo l’Assemblea Nazionale del Venezuela ha ripreso le sue attività e secondo le dichiarazioni del suo presidente Jorge Rodríguez, sarà operativa solo quando l’esecutivo nazionale sospenda le restrizioni alle attività non essenziali. Tuttavia, quanto sopra non comporta la diminuzione degli impegni parlamentari, come il tour di un gruppo di parlamentari in Europa, nel corso del quale ha spiccato la visita ad autorità dell’Unione Interparlamentare e l’accordo per una visita in Venezuela il mese prossimo per incontrare attori politici del chavismo e della sua dispersa opposizione.
  • Il governo brasiliano ha reso noto che la Marina di tale Paese ha intercettato e arrestato l’equipaggio di una nave battente bandiera venezuelana che conduceva attività di pesca nel suo territorio; il Brasile afferma che si tratta del secondo caso in meno di un mese. Situazioni come questa sono considerate abituali, ma in un contesto di relazioni tese tra i due Paesi può costituire un evento che non contribuisce al loro miglioramento.
  • Il Fondo Monetario Internazionale stima di approvare 650 miliardi di dollari destinati a diritti speciali di prelievo, affinché i Paesi membri incrementino la liquidità globale, tuttavia al Venezuela non sarà dato accesso ai 5 miliardi che gli spettano, dato che il FMI si è allineato alla politica statunitense di blocco contro il Venezuela.
  • Il Consiglio Nazionale Elettorale inizia il processo di registrazione di nuove organizzazioni politiche che possano partecipare a future elezioni e, a questo scopo, sta ricevendo le “denominazioni provvisorie” o nomi proposti dai gruppi di cittadini che intendono partecipare politicamente.
  • Il Direttore Esecutivo del Programma Mondiale per l’alimentazione dell’ONU David Beasley, è giunto domenica scorsa in Venezuela nell’ambito di una visita di lavoro nel corso della quale si prevede la firma di accordi con il governo bolivariano per rafforzare la sicurezza alimentare del Venezuela.

Di Jesús A. Rondón
Traduzione per Lavoro e Salute a cura di Gorri

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