WAD 2019: la dirompente verità di U=U

Testing week 2019, tutti gli appuntamenti!

In Italia la stragrande maggioranza delle persone con HIV in terapia si trova in stato di non-infettività. Si tratta di una novità dirompente che è necessario il più possibile divulgare nell’opinione pubblica perché può incoraggiare le persone ad affrontare il test e, in caso di positività, ad accedere subito alle terapie Antiretrovirali. Un accesso tempestivo ai trattamenti permette di tutelare al meglio la salute delle persone con HIV e di evitare che il virus possa essere trasmesso inconsapevolmente ad altri/eU=U è, inoltre, la migliore arma contro lo stigma e i pregiudizi che ancora gravano su chi vive con l’HIV.

Il significativo calo di nuove diagnosi registrato nel 2018, dopo tre anni di lenta, ma costante discesa, è da attribuire, per noi certamente, all’impatto protettivo che la TasP comincia ad avere sulla popolazione generale. Complice la drammatica assenza di efficaci campagne di prevenzione, la trasmissione del virus continua invece oggi a verificarsi, segnala UNAIDS , soprattutto tra chi non conosce il proprio stato sierologico. In Italia si stima che almeno una persona con HIV su quattro non sia consapevole del proprio stato sierologico. Per questo è necessario implementare e incoraggiare l’accesso al test in tutte le sue modalità anche in contesti non sanitari, servizio che la LILA offre da alcuni anni in varie città italiane.

LILAReport 2019
Molto resta da fare, dunque, sia sul fronte della consapevolezza sia della prevenzione come si evince, anche quest’anno, dal LILAReport 2019, in diffusione da oggi. Dal rapporto annuale della LILA sullo stato dell’HIV/AIDS in Italia emerge come le conoscenze sulla trasmissione del virus e su come evitare l’infezione siano ancora incerte e confuse in tutte le fasce d’età. L’indagine, condotta grazie al progetto EDUCAIDS di LILA Cagliari, su studenti medi del capoluogo sardo, ci segnala, ad esempio, come oltre il 60% dei ragazzi e delle ragazze che hanno già rapporti sessuali, non usi il profilattico o non lo usi con costanza.

Dal LILAReport 2019, che analizza le migliaia di contatti con i servizi dell’associazione, giunge anche la conferma di come resti problematico l’accesso al test, sia per un inadeguata offerta da parte dei servizi pubblici, sia perché il peso dello stigma non incoraggia le persone a conoscere il proprio stato sierologico. Cresce, al contrario, l’accesso ai test rapidi, anonimi e gratuiti nelle nostre sedi, segno dell’efficacia del servizio proposto. Indicativo il fatto che circa la metà delle persone che si sono rivolte ai nostri servizi di testing non avesse mai fatto un test in precedenza; tra loro, molti non si sarebbero rivolti a servizi di tipo più istituzionale.

Le persone con HIV si mostrano sempre più attente al tema delle terapie e della TasP ma segnalano anche un clima perdurante di pregiudizi, stigma e discriminazioni.

Le nostre iniziative
La LILA si impegna da anni a diffondere corrette informazioni sulla prevenzione, a favorire l’accesso al test e a diffondere il messaggio U=U. Lo faremo con convinzione ancora maggiore in occasione di questo primo dicembre, in tutte le iniziative e i dibattiti in programma. Per tutto il week end saremo in campo in diverse città italiane con l’offerta di test rapidi, punti informativi, iniziative in scuole, università , luoghi di ritrovo. A Firenze protagonista la musica: la LILA domenica sera sarà ospite del concerto di Irene Grandi per una serata dedicata alla prevenzione. A Roma il 1° dicembre grande festa con ContestaRockHairRUFA e Yellow club per la campagna di prevenzione AIDS IS NOT DEAD, il cui ricavato sarà devoluto alla LILA.
Nelle stazioni di Milano CentraleBologna Centrale e Napoli Centrale, il 1° dicembre campagna di sensibilizzazione con la distribuzione di preservativi e materiale informativo in collaborazione con FLIXBUS.

Il tema UNAIDS per la WAD 2019
UNAIDS, con lo slogan “Communites make the difference” ha dedicato la World AIDS Day 2019, al ruolo insostituibile che le associazioni e le community hanno, e dovranno avere, per il raggiungimento degli obiettivi ONU 2030 che prevedono, tra l’altro, la sconfitta dell’AIDS entro il prossimo decennio. Per questo dal programma ONU per la lotta all’AIDS arriva un forte appello agli stati membri affinché sostengano, anche finanziariamente, le attività della società civile. In Italia si sta andando esattamente nella direzione opposta: meno risorse per i servizi pubblici preposti, meno risorse per i programmi della società civile, nulla sulla riduzione del danno, nulla per sostenere le innovative azioni previste dal Piano Nazionale AIDS del 2017, tuttora largamente inapplicato. “Occorre una radicale inversione di marcia se non si vogliano annullare i progressi fatti –dice Massimo Oldrini, Presidente Nazionale LILA– prevenire, trattare, combattere lo stigma e il sommerso, investire sulla salute delle persone vuol dire rispettarne i diritti umani ma anche ridurre i costi sociali e sanitari dell’HIV.

27/11/2019 www.lila.it/it

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