Le cicatrici lasciate nelle coscienze di mezzo mondo dalla persecuzione secolare della popolazione romaní sono lì a raccontare anche la sua inaudita capacità di resistenza. La piaga che le ha prodotte, l’anti-ziganismo, non s’è rimarginata, mai. E pensare che nel 1929, perfino nella democratica Repubblica di Weimar, quattro anni prima della nomina a cancelliere di Adolf Hitler, la piaga erano loro, gli zingari. Lo testimonia un centro di studi e controllo rinominato “Ufficio centrale per la lotta contro la piaga zingara”.
La piaga
Soltanto nel corso degli ultimi decenni la persecuzione e lo sterminio nazi-fascisti della popolazione romaní (rom, sinti e caminanti) sono divenuti oggetto di studi e di commemorazioni in occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio). D’altronde, basta dire che nel corso dello stesso Processo di Norimberga ai superstiti del Porajmos (traducibile dalla lingua romaní come “grande divoramento” o “devastazione”) fu rifiutata […]