La Cgil ha avviato una pseudo consultazione degli iscritti sulla proposta di nuovo statuto dei lavoratori, nota come Carta universale dei diritti del lavoro. Ci si rivolge allo stesso Parlamento che ha approvato il Jobs act. Il soggetto dei diritti non sono più i lavoratori ma l’organizzazione sindacale. Si assume la precarietà attuale come orizzonte e si cerca di limitarne i danni. Persino sull’art.18 non ci si propone di tornare al vecchio Statuto dei lavoratori. 68 pagine più dannose che inutili! Senza lotte non c’è Carta che tenga!
LA TIGRE DI CARTA DEL NUOVO STATUTO
È bene precisare che questo documento riprende e sviluppa contenuti non nuovi, ampiamente presenti in quello statuto dei lavori che una quindicina di anni e passa fa venne presentato da alcuni giuslavoristi che poi sono gli stessi ad avere precarizzato il lavoro riducendo gli spazi di agibilità sindacale, di libertà collettiva, gli stessi che hanno ridotto ulteriormente l’esercizio del diritto […]