Entro il 2024 il Messico abolirà il glifosato

Un recente documento (1) pubblicato da Francia, Olanda, Svezia e Ungheria (l’Assessment Group of Glyphosate) rischia di riaprire le porte all’uso del glifosato, di cui nel 2017 la Commissione Ue aveva deciso di cessare l’uso nel 2022. Nello stesso anno, il presidente francese Emmanuel Macron, durante l’anno delle elezioni presidenziali, aveva promesso di vietare il glifosato entro tre anni, ma il suo piano non si è mai concretizzato. Il voltagabbana arriva circa un mese fa, in cui la Francia, forse nell’ultima fase degenerativa di quel processo fallimentare chiamato “transizione ecologica”, ha affermato che non abolirà il glifosato perché “non è cancerogeno”. Questo fa pensare, dal momento che nel 2017, la Commissione Europea aveva concesso un’approvazione quinquennale (2), secondo la quale dopo il 15 dicembre 2022 non sarebbe più stato possibile usare il glifosato.

Ancora una volta questo fatto ci dimostra quanto possono essere potenti ed influenti le lobby dell’industria agro-chimico-alimentare e come possano travalicare il potere decisionale delle istituzioni europee.

La Bayer, il colosso farmaceutico ed agro-tossico tedesco che produce il potente erbicida, ha dovuto patteggiare risarcimenti miliardari per venire incontro alle migliaia di cause di agricoltori che hanno sviluppato linfomi non-Hodgkin e altre patologie attribuibili all’uso della sostanza, creata e brevettata da Monsanto. Eppure, nonostante, ciò sembra che l’intossicazione e la palese violazione del diritto alla salute in nome del profitto e della devastazione ambientale non provochi alcuno scandalo.

A lasciare spiazzati, in questo desolante scenario, è che l’esempio politico di opposizione alle politiche neoliberiste provenga da un Paese che viene definito “del Terzo Mondo”: il Messico. Il Segretariato per l’Ambiente e le Risorse Naturali (SEMARNAT), il Ministero dell’Ambiente del Messico, ha annunciato che entrò il 2024 abolirà gli erbicidi a base di glifosato per proteggere la salute umana e l’ambiente.

SEMARNAT ha annunciato circa una settimana fa di aver creato una tabella di marcia per la graduale riduzione dell’uso del glifosato in Messico fino a raggiungere un divieto totale nel 2024.
Sustainable Pulse ha tradotto e pubblicato integralmente il bando di SEMARNAT:
“Date le prove scientifiche della tossicità del glifosato, che dimostrano gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente, il Segretariato per l’ambiente e le risorse naturali (SEMARNAT) ha adottato importanti misure per ridurre gradualmente l’uso di questa sostanza chimica fino a raggiungere un divieto totale nel 2024.

La dott.ssa Adelita San Vicente Tello, direttore generale del settore primario e delle risorse naturali rinnovabili presso SEMARNAT, ha annunciato la notizia dopo aver partecipato alla conversazione Perché il Messico si unirà al divieto del glifosato? organizzato dall’Osservatorio Accademico della Società, dell’ambiente e delle istituzioni dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM).

Damián Marino, dell’Università Nazionale di La Plata, Argentina; Emmanuel González, dell’Università Metropolitana Autonoma, Xochimilco; Fernando Bejarano, della Rete d’azione sui pesticidi e le alternative in Messico (Rapam), e Leticia López dell’Associazione nazionale delle aziende di marketing rurale (ANEC), hanno tutti sostenuto la decisione forte che SEMARNAT ha preso su questo tema.

San Vicente Tello ha spiegato che la questione dei pesticidi ha provocato una grande lotta per diversi anni, e ora SEMARNAT, con Victor M. Toledo alla guida, sta compiendo passi decisi verso la trasformazione del sistema agroalimentare del paese per renderlo “più sicuro, più sano e più rispettoso dell’ambiente”, nell’ambito del quale ha individuato come critica la progressiva riduzione del glifosato con metodi alternativi.

Ha anche spiegato che anche il Comitato per la salute, l’alimentazione, l’ambiente e la competitività (GISAMAC) è stato istituito nel 2019 con l’obiettivo di avere una visione nazionale per i principali problemi sanitari e ambientali. Il Ministero ha recentemente dato il suo pieno appoggio alla politica introdotta dal Comitato per l’urgente attenzione alle questioni ambientali a beneficio della salute e del benessere della popolazione messicana.

San Vicente Tello ha detto che, insieme al Consiglio Nazionale della Scienza e della Tecnologia, sta analizzando alternative all’uso di glifosato-erbicidi per la produzione agricola su larga scala, poiché ci sono molte esperienze di gestione delle infestanti con metodi che gli stessi agricoltori e le comunità indigene hanno applicata da migliaia di anni.

Inoltre, sono in preparazione campagne educative governative con diversi media, come infografiche e video che saranno tradotti in diverse lingue e includeranno dati e fonti scientifiche indipendenti sugli effetti degli erbicidi a base di glifosato sull’ambiente e sulla salute, con lo scopo di allertare la popolazione sui rischi derivanti dal loro utilizzo. Durante e dopo queste campagne il pubblico in generale e le comunità specifiche possono trarre le proprie conclusioni.

Infine, San Vicente Tello ha ribadito che di fronte a questo problema tutti dobbiamo agire, perché “al di là della produttività c’è la salute umana e ambientale”.

1- https://ec.europa.eu/food/system/files/2021-06/pesticides_aas_agg_report_202106.pdf
2- https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/glyphosate

Lorenzo Poli

Collaboratore redazionale di Lavoro e Salute

6/7/2021

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