PER SALVARE VITE UMANE NEL MEDITERRANEO

Foto di Ricardo Garcia Vilanova

Roma, 9 marzo 2021 – Una grave crisi umanitaria che si protrae ormai da anni nel Mediterraneo centrale ha portato alla morte per naufragio decine di migliaia di migranti e rifugiati che cercano di raggiungere l’Italia e l’Europa; oltre 17.000, secondo i dati dell’OIM, negli ultimi sette anni. Oggi nel Mediterraneo continuano a morire gli esseri umani, le leggi e i diritti ed è necessario che l’Italia e l’Unione Europea agiscano per rendere possibile il soccorso in mare ed evitare che uomini, donne e bambini tornino negli stessi luoghi da cui stanno fuggendo. 

Per dare una risposta concreta a questa crisi umanitaria è stata fondata ResQ, un’associazione italiana che vuole mettere in mare una nuova nave di soccorso che si aggiunga alla flotta civile per soccorrere i naufraghi nel Mediterraneo centrale. Gherardo Colombo, presidente onorario di ResQ, spiega che alla base c’è un’idea molto semplice: “Mi sono chiesto, ‘se stessi per annegare, vorrei che qualcuno venisse a salvarmi?’ Mi sono risposto di sì”. ResQ ispira a principi umanitari di imparzialità, indipendenza, neutralità, e sta raccogliendo fondi per mettere in mare prima possibile la sua nave di soccorso.

Ed è per questo che Medici per i Diritti Umani (MEDU) ha deciso di alzare la mano in supporto di questo progetto i cui obiettivi – salvare, curare e testimoniare contro l’indifferenza – sono da sempre al centro della sua azione. “Nel corso degli ultimi anni, gli operatori sanitari di MEDU hanno portato assistenza medica e psicologica a migliaia di persone sopravvissute alle rotte migratorie che dall’Africa e dall’Asia portano in Europa, hanno raccolto le loro storie e condiviso un granello della loro sofferenza” dice Alberto Barbieri, coordinatore generale di MEDU.  

Quando nei prossimi mesi sarà operativa la nave umanitaria di ResQ, un team di medici e psicologi di MEDU sarà impegnato in collegamento costante con l’equipaggio per  assicurare supporto medico-psicologico alle persone soccorse e attività di training agli operatori, in particolare sul pronto soccorso psicologico. Per rendere pienamente operative le attività del proprio team a supporto di ResQ, MEDU attiverà nelle prossime settimane una campagna di crowdfunding dedicato ai salvataggi in mare. 

Centrale nella collaborazione fra le due realtà è proprio l’attenzione alla salute non solo fisica ma anche mentale, e di questo si parlerà nel webinar che è stato organizzato per sensibilizzare il pubblico sul tema del soccorso in mare e della cura medica e psicologica a chi ne è coinvolto. “Curare le ferite visibili e invisibili”, questo è il titolo dell’incontro che si terrà online il 17 marzo alle ore 18 (seguire le pagine Facebook delle rispettive organizzazioni per avere il link). 

9/3/2021 https://mediciperidirittiumani.org

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