Altro che stand by e pasta cotta a gas spento. La grande fuga dal Tutelato per risparmiare in bolletta

Mentre sui social e sui media impazza la discussione e si moltiplicano i tentativi di cucinare la pasta a gas spento per risparmiare energia, e il ministro della Transizione ecologica, Cingolani, spiega agli italiani come risparmiare qualche euro in bolletta spegnendo gli stand by e con altre manovre di piccolo cabotaggio domestico, è in arrivo una sberla che farà molto male agli italiani. Sono gli aumenti dei prezzi di gas e elettricità previsti per ottobre, che potrebbero schizzare in alto di oltre il 60% in un sol colpo.

Di fronte a queste soluzione energetiche che costano poco ma permettono risparmi altrettanto miseri, il Salvagente ha preferito concentrarsi sul confronto tra i tanti operatori del settore energia per raccontare ai lettori come fare a risparmiare anche fino a 2mila euro all’anno tra gas e luce. Lo fa nel numero di settembre del mensile, in cui sono presenti tabelle dettagliate sulle offerte migliori.

Secondo le stime del centro studi Ircaf, basate sull’andamento della Borsa di Amsterdam, quando a ottobre l’Arera comunicherà i nuovi prezzi di luce e gas, saranno dolori per le famiglie, con un aumento del 61% rispetto all’ultima bolletta del metano e addirittura del 69% su quella dell’energia elettrica. Praticamente una stangata. E questo nonostante i 52 miliardi complessivi messi sul banco dal governo dimissionario per mitigare l’effetto in bolletta.

I confronti del Salvagente

Poco meno di un anno fa, nell’incertezza dello scorso inverno, per la prima volta molti italiani si sono chiesti se non fosse il caso di passare al libero mercato, sia per quanto riguarda il gas che per la luce, anticipando l’addio al servizio a maggior tutela, che – salvo ulteriori deroghe – sarà comunque obbligatorio dal 2024. In due numeri successivi, a gennaio e febbraio del 2022, il Salvagente aveva confrontato le migliori offerte in circolazione sia per i nuclei familiari ridotti (2 persone) che per famiglie da 4 persone, con la stima di spesa annua da affrontare rimanendo sotto la maggior tutela. Il confronto è stato fatto tramite il portale delle offerte di luce e gas dell’Acquirente unico e dell’Arera, lo strumento ufficiale presso cui tutti gli operatori sono tenuti a depositare le offerte in corso (anche se purtroppo, come ha verificato il Salvagente, non sempre lo fanno). Già allora passare al mercato libero, a patto di scegliere una tariffa fissa, prometteva di essere molto conveniente. Bloccando il costo dell’energia alla data della sottoscrizione del contratto, infatti, secondo le nostre stime, era possibile risparmiare circa 100 euro sulla bolletta della luce e addirittura fino a 900 euro sul quella del gas. Ebbene, a distanza di alcuni mesi, cosa è cambiato? Conviene ancora passare al mercato libero o è tornato economico rifugiarsi nel servizio a maggior tutela?

Com’era prevedibile, da quando è stato chiaro a tutti che le cose si sarebbero messe male in Ucraina e che la Russia avrebbe rallentato se non chiuso i gasdotti per l’Unione europea, le società di distribuzione energetica hanno cominciato a ritoccare le tariffe fisse verso l’alto, per non rischiare di finire in default come diverse decine di concorrenti, tanto da spingere il governo a intervenire con il decreto che blocca le modifiche unilaterali almeno fino al 30 aprile 2023. Nel frattempo, però, come dimostrano i dati raccolti dal Salvagente lo scorso 17 agosto, i risparmi promessi dal mercato libero, si sono contratti o addirittura azzerati. Ma solo temporaneamente.

Facciamo due conti su luce…

Partiamo dalla bolletta della luce. Stipulando il contratto a metà agosto, per una coppia restare o tornare al servizio a maggior tutela permette di risparmiare in media 116 euro in un anno, che diventano 120 nel caso dei nuclei numerosi. La convenienza non è indifferente, ma ragionare sulle tariffe attuali potrebbe essere un grosso errore in vista dei maxi aumenti di ottobre. Infatti, in base alla nostra rielaborazione a partire dalle previsioni del centro Ircaf, la bolletta della luce delle famiglie che rimangono con la maggior tutela, potrebbe lievitare fino a un +224% rispetto lo scorso gennaio, facendo perdere ai nuclei più numerosi oltre mille euro all’anno rispetto a chi è rimasto con le offerte private più convenienti.

… e gas

Passiamo alla bolletta del gas. Per una famiglia di 2 persone, oggi, sembrerebbe conveniente invece puntare sul mercato libero, anche se con un vantaggio minimo di 46 euro su base annua, mentre per il nucleo di 4 persone il risparmio è più consistente, in media 128 euro, che sono di certo una cifra più allettante per rinunciare alla coperta della maggior tutela. Numeri ancora più allettanti se si considerano gli aumenti stimati a partire da ottobre. In questo caso, passare ora alle offerte più convenienti nel libero mercato permetterebbe di risparmiare fino a un terzo della bolletta. Insomma se per una famiglia di 2 persone scegliere bene farebbe risparmiare complessivamente tra luce e gas circa 1.400 euro, per i nuclei da 4 si arriverebbe addirittura a circa 2.180 euro all’anno.

Passare al libero ora per bloccare i prezzi

Questi numeri ci dicono una cosa molto chiara: è il momento di sbrigarsi a passare dal servizio a maggior tutela al mercato libero. Difatti è facilmente ipotizzabile che nel mese di settembre le tariffe del mercato libero continueranno a crescere. Firmando oggi un contratto, però, grazie al blocco delle modifiche unilaterali voluto dal governo, si avranno garantite condizioni stabili almeno fino al 30 aprile 2023, mentre con i nuovi prezzi dell’energia, facendolo a ottobre, quando le compagnie alzeranno i prezzi sulle nuove offerte, i margini di guadagno si assottiglieranno di molto. C’è ovviamente un “ma” da non sottovalutare. A fare le offerte migliori sul libero mercato a oggi sono compagnie poco conosciute, senza le spalle grandi di big come Enel, Eni, A2A, Hera. Le oscillazioni del mercato all’ingrosso potrebbero spingerle al fallimento, come già successo alla prima ondata di rialzi nell’autunno del 2021. In questo caso, secondo i meccanismi stabiliti dalla legge, il consumatore verrebbe “riprotetto” al servizio a maggior tutela per quanto riguarda la luce, e all’operatore di ultima istanza relativo al territorio in cui vive, per quanto riguarda il gas. In entrambi i casi, rischierebbe di perdere il grosso vantaggio economico ottenuto passando al mercato libero.

E fortunatamente le compagnie non potranno cambiare tariffe fino ad aprile 2023

Com’era prevedibile, data la corsa degli italiani ad assicurarsi la tariffa più conveniente, una volta accaparratisi nuovi clienti, quasi tutte le società di vendita di energia si sono affrettate nel corso del 2022 a ritoccare le tariffe verso l’alto. Fortunatamente, il decreto Aiuti bis approvato lo scorso 10 agosto dal Consiglio dei ministri prevede tra le altre cose lo stop alle modifiche unilaterali dei contratti, metodologia che “obbliga” gli utenti ad accettare anche solo con tacito assenso le modifiche da parte di operatori di luce e gas.Normalmente, infatti, per la fornitura di servizi, così come per luce e gas, vige la modifica unilaterale del contratto: il fornitore può variare a sua discrezione il contratto decidendo cambiamenti e solo previa comunicazione e tacito assenso del cliente, che ha come unica alternativa quella di cambiare compagnia senza alcun onere. Come suggerisce il nome, infatti, la variazione non è soggetta a contrattazione. L’azienda può cambiare il contratto senza un valido motivo, così è come diritto dell’utente rifiutare la proposta. Se si vuole rescindere senza penali deve essere inviata una comunicazione via fax o raccomandata entro 30 giorni.

Con la misura contenuta nel decreto Aiuti bis, invece, tutti i contratti firmati a partire dall’entrata in vigore non potranno modificare le condizioni almeno fino al 30 aprile 2023. La sospensione vale anche per i preavvisi già comunicati ai clienti prima dell’entrata in vigore del decreto, a patto che le modifiche di prezzo non siano già scattate.

Lorenzo Misuraca

9/9/2022 https://ilsalvagente.it

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