Ambulatori chiusi, visite programmate rinviate, prestazioni non erogate

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Il 2020 è stato l’anno del Covid, ma è stato anche l’anno delle diagnosi non fatte, delle cure mancate, della prevenzione negata. E della diminuzione dell’aspettativa di vita. Lo certifica il Terzo Rapporto di Salutequità su Trasparenza e accesso ai dati sullo stato dell’assistenza ai pazienti non Covid, lo stato di salute delle italiane e degli italiani è peggiorato.

Rispetto al 2019, nell’anno del Covid vi è stato un aumento del 40% della rinuncia alle cure dei pazienti non Covid, con picchi in alcune regioni. In Lombardia (58,6%), Piemonte (48,5%), Liguria (57,7%), Emilia Romagna (52,2%). Nel periodo gennaio-settembre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019 sono stati svolti 2.118.973 in meno di screening cervicale, mammografico e colorettale (-48,3%). Questa riduzione ha prodotto 13.011 minori diagnosi tra lesioni, carcinomi e adenomi avanzati. A rinunciare di più a cure e prestazioni anche di prevenzione sono state le donne.

Riguardo l’aspettativa di vita il rapporto di Salutequità scrive: “Nel 2020 persi 0,9 anni di speranza di vita alla nascita (da 83,2 a 82,3 anni – Istat, Bes 2020). La riduzione è più marcata nelle Regioni del Nord (da 83,6 a 82,1 anni attesi). A seguire le Regioni del Centro (da 83,6 a 83,1) e il Mezzogiorno (da 82,5 a 82,2). È la Lombardia la Regione che ha visto diminuire maggiormente la speranza di vita alla nascita: 2,4 anni (da 83,7 a 81,2). È forte la variabilità regionale”.

Sui ritardi del nostro sistema ecco quanto rilevato dal Rapporto:

• Relazione sullo stato sanitario del Paese – Ultima quella 2012-2013 – 7 anni di ritardo rispetto ai dati 2020;
• Monitoraggio dei Lea. Metodologia e Risultati dell’anno 2018 – 2 anni di ritardo rispetto ai dati 2020;
• Nuovo sistema di garanzia dei Lea (Nsg) – Risultati dell’anno 2018 – 2 anni di ritardo rispetto al 2020;
• Annuario statistico del servizio sanitario nazionale – Ultimo anno disponibile 2018 – 2 anni di ritardo rispetto ai dati 2020;
• Il personale del sistema sanitario italiano (anche convenzionato) – Ultimo anno disponibile 2018 – 2 anni di ritardo rispetto ai dati 2020;
• Conto annuale (fa da base ai rinnovi contrattuali e dovrebbe essere rinnovato quest’anno il contratto) – Ultimo disponibile quello 2018 – 2 anni di ritardo rispetto ai dati 2020;
• Rapporto annuale sulle attività di ricovero ospedaliero (Sdo) – Ultimo anno disponibile 2019 – 1 anno di ritardo rispetto ai dati 2020;
• Programma nazionale esiti (Pne): dati del 2019 – 1 anno di ritardo rispetto ai dati 2020.

Redazione Lavoro e Salute

Puvbblicato sul numero di aprile del mensile

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