E VOILA’: PACE FISCALE ALIAS CONDONO IN MASCHERA

C’era una volta una consolidata prassi istituzionale secondo la quale all’annuale cerimonia per festeggiare l’anniversario della Guardia di Finanza partecipava il Presidente del Consiglio in carica che, nell’era Berlusconiana, riusciva comunque a “gelare il sangue nelle vene” delle massime cariche, istituzionali e politiche; a qualsiasi titolo presenti. Come quando l’ex Cavaliere ritenne opportuno affermare che, a suo parere, bisognava sforzarsi di comprendere l’atteggiamento di coloro che, nel nostro Paese, cercavano di evadere   quanto dovuto al fisco!

Alla luce della condanna, dell’agosto 2013, a quattro anni di reclusione per frode fiscale, quella che sembrava essere una “battuta” del solito Berlusconi, assume, invece, la veste di una vera e propria “Excusatio non petita, accusatio manifesta”.

Alla festa romana, di qualche giorno fa, della GdF, a conferma di una nota teoria manzoniana – secondo la quale: un qualsiasi vaso di terracotta, a contatto con quelli di ferro, è destinato a soccombere – il governo in carica era rappresentato, piuttosto che dal Sotto-Segretario alla Presidenza del Consiglio, o dal Ministro della Difesa, se non dal Ministro dell’Economia e delle Finanze – da cui direttamente dipende la Guardia di Finanza – dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini

Ebbene, come da prassi ormai consolidata, colui che, almeno prima di indossare giacca e cravatta, invitava ancora il Vesuvio a fare pulizia etnica dei napoletani, non ha tradito le attese di chi, da questo governo, si aspetta, rispetto al passato, solo grandi novità!

Infatti, in attesa di procedere al varo della c.d. Flat-tax, cioè, quell’ obbrobrio legislativo alla “Robin Hood all’incontrario”, grazie al quale la progressività dell’imposizione fiscale – prevista dalla Carta Costituzionale – verrà, sostanzialmente, “annacquata” e chi più guadagna pagherà molto meno Irpef rispetto ad oggi, il capo della Lega ha esposto il primo punto di quella che definisce la “Pace fiscale”.

Si tratta, in sostanza, di un maxi condono che coinvolge la quasi totalità delle Cartelle esattoriali, fino ad un massimo di 100 mila Euro, emesse da Equitalia, sino al 2014.

Ironia della sorte, Salvini ha la sfacciataggine di parlare di una “Misura che non consisterà in un condono, ma in un’agevolazione a favore dei piccoli contribuenti in difficoltà”.

Sorge spontaneo chiedersi quanti disoccupati, cassintegrati, lavoratori part-time, lavoratori a progetto, partite Iva con mono-committenze, pensionati al minimo e non, conoscerà Salvini, in grado di indebitarsi per somme pari a 100 mila Euro; tanto da rientrare tra coloro che definisce piccoli contribuenti!

Renato Fioretti

Esperto Diritti del Lavoro.

Collaboratore redazionale del periodico cartaceo Lavoro e salute

22/6/2018

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