Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 116° giorno. Anziché diminuire, i massacri aumentano. Bilancio: 26.637 morti e 65.387 feriti

Oggi, martedì 30 gennaio, oltre una decina di civili palestinesi sono stati uccisi e altri feriti negli attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira diverse aree della Striscia di Gaza.

Lunedì notte gli aerei israeliani hanno bombardato le case appartenenti alle famiglie Madukh e Al-Amawi, nel quartiere di Al-Sabra, a sud-ovest della città di Gaza, provocando decine di morti e feriti, e la completa distruzione delle due abitazioni, oltre a quella delle case adiacenti.

25 palestinesi sono rimasti uccisi nel bombardamento di una casa appartenente alla famiglia Hamada, nel quartiere di Al-Tuffah, a est della città di Gaza.

Il bombardamento ha causato gravi distruzioni alla casa e a quelle adiacenti, e numerosi feriti.

Nello stesso quartiere è stato bombardato un appartamento appartenente alla famiglia Al-Batsh e diversi palestinesi sono rimasti feriti.

Le forze di occupazione israeliane sono penetrate a ovest della città di Gaza, hanno attaccato il quartiere di Al-Sabra e hanno costretto i residenti a fuggire.

Quest’area è teatro di un intenso sorvolo e di incursioni nella periferia occidentale, con scontri con la Resistenza, in concomitanza con continui bombardamenti di artiglieria.

Tre civili hanno perso la vita in intensi attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira diverse case abitate nel campo di al-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, e sono stati successivamente portati all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa.

Aerei da combattimento e l’artiglieria hanno effettuato attacchi intensi e feroci su diverse case nella città di Beit Lahya, a ovest della città di Khan Yunis, e nel quartiere di Al-Geneina, a est di Rafah.

Inoltre, l’esercito di occupazione israeliano ha fatto saltare in aria una piazza residenziale a ovest del governatorato di Khan Yunis.

La Mezzaluna Rossa Palestinese (PCRS) ha affermato che le forze di occupazione hanno continuato a bombardare intensamente le vicinanze dell’ospedale Al-Amal, a Khan Yunis.

L’esercito israeliano continua a impartire ordini di evacuazione ai residenti nelle vicinanze dell’ospedale e del quartiere di Al-Amal.

Secondo le autorità della Striscia e gli organismi internazionali, la continua aggressione dell’occupazione contro Gaza ha portato alla morte di 26.637 persone e al ferimento di 65.387, oltre allo sfollamento di oltre l’85% (circa 1,9 milioni di persone) della popolazione della Striscia.

Migliaia di vittime sono ancora sotto le macerie degli edifici distrutti e sulle strade, poiché le ambulanze e gli equipaggi della protezione civile non possono raggiungerli a causa dei bombardamenti continui e della mancanza di macchine scavatrici.

Le navi della marina israeliana hanno aperto il fuoco sulle coste di Gaza, dove migliaia di sfollati si stanno rifugiando nelle loro tende.

Arresti di massa e campi di concentramento.

Questo è il modo in cui vengono trattati nei campi di detenzione israeliani i palestinesi arrestati in massa dall’esercito israeliano invasore a Gaza.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/

30/1/2024 https://www.infopal.it/

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