Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 185° giorno. Le forze israeliane si sono ritirate da Khan Yunis dopo 4 mesi di devastazione

Gaza-InfoPal. Lunedì 8 aprile, la guerra genocida israelo-statunitense, con appoggio europeo, sulla Striscia di Gaza è entrata nel 185° giorno. Gli attacchi aerei e di artiglieria hanno continuato a colpire diverse aree, e a massacrare civili, in particolare bambini e donne.

Lunedì all’alba diversi civili palestinesi sono rimasti uccisi e feriti in una serie di attacchi aerei e bombardamenti di artiglieria israeliani che hanno preso di mira aree della parte centrale e meridionale della Striscia di Gaza.

Fonti sanitarie nella Striscia di Gaza hanno affermato che sette persone sono state uccise, e altre sono rimaste ferite, in un bombardamento dell’occupazione nel centro della Striscia di Gaza e nel campo di al-Shujaiya.

Gli aerei da guerra dell’occupazione hanno preso di mira la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e le aree circostanti con una serie di violenti attacchi, colpendo case, strutture e terreni agricoli.

Ha aggiunto che un attacco aereo dell’occupazione israeliana ha preso di mira l’area di al-Brahma, a Rafah, mentre altre incursioni hanno colpito le vicinanze dell’ospedale al-Kuwaiti e le aree a nord-est della città.

Gli aerei d’occupazione hanno lanciato due attacchi contro il nord del campo di al-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Diversi cittadini sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti, domenica sera, dopo che l’occupazione ha preso di mira varie aree del campo di al-Nuseirat e di Rafah. Fonti mediche hanno affermato che sei persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite a seguito del bombardamento di una struttura commerciale che ospitava sfollati nelle torri di Ain Jalut, a sud del campo di al-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

A al-Nasr, nel distretto di Rafah, un giovane è stato ucciso e diversi altri sono rimasti feriti, in un bombardamento.

La Protezione Civile inizia a recuperare i corpi delle vittime a Khan Yunis.

La Protezione Civile ha iniziato a recuperare i corpi delle vittime dalle strade e sotto le macerie di Khan Yunis dopo che ieri, domenica, le forze di occupazione israeliane si sono ritirate.

Il portavoce della Protezione civile nella regione meridionale, Muhammad Al-Mughir, ha dichiarato: “La Direzione generale della Protezione civile a Khan Yunis, con tutti i suoi equipaggi, ha avviato il processo di recupero dei corpi dei martiri dopo il ritiro israeliano dal governatorato”. Ha sottolineato che la maggior parte dei corpi sono decomposti a causa della lunga durata dell’invasione.

La Direzione Generale della Protezione Civile ha lanciato un appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite e al Comitato Internazionale della Croce Rossa affinché forniscano mezzi per aiutare a rimuovere i corpi da sotto le macerie delle case demolite.

Ieri, domenica, le forze di occupazione si sono ritirate da Khan Yunis dopo un’incursione durata quattro mesi in cui hanno bombardato migliaia di case, distrutto infrastrutture e ucciso migliaia di cittadini, centinaia dei quali sono ancora sotto le macerie.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi

https://www.infopal.it/category/video

8/4/2024 https://www.infopal.it/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *