Il Regno Unito è pronto a riconoscere “irreversibilmente” lo Stato di Palestina, afferma Cameron

Londra – MEMO. Il Regno Unito è pronto a riconoscere formalmente uno Stato palestinese come parte degli sforzi per una soluzione di pace “irreversibile” nella regione, ha annunciato il ministro degli Esteri britannico.

Intervenendo lunedì a Westminster ad un ricevimento del Consiglio conservatore per il Medio Oriente, il ministro degli Esteri, David Cameron, ha dichiarato che “abbiamo una responsabilità perché dovremmo iniziare a definire l’aspetto di uno Stato palestinese, le sue caratteristiche e il suo funzionamento”.

Ha rivelato che “non appena ciò avverrà, noi, con gli alleati, esamineremo la questione del riconoscimento di uno Stato palestinese, anche alle Nazioni Unite”. Il riconoscimento formale dello Stato palestinese da parte di Londra, ha detto, “potrebbe essere uno degli elementi che contribuiscono a rendere questo processo irreversibile”.

Sebbene il Regno Unito sostenga da tempo la soluzione a due Stati come posizione di politica estera nei confronti del conflitto israelo-palestinese, la spinta del governo a riconoscere la sovranità palestinese giunge tra la gravità della guerra in corso da parte di Israele contro la Striscia di Gaza ed il crescente deterioramento delle opportunità di creare uno Stato palestinese a causa dell’inasprimento dell’occupazione israeliana e della crescita di coloni e colonie nei Territori occupati.

Cameron ha anche criticato Israele per non essere stato in grado di fornire un’adeguata sicurezza – presumibilmente con mezzi politici – ai suoi cittadini negli ultimi 30 anni, dalla firma degli Accordi di Oslo, che avrebbero dovuto garantire la pace. “Se gli ultimi 30 anni ci dicono qualcosa, è una storia di fallimento”, ha detto.

“In definitiva, è una storia di fallimento per Israele perché, sì, ha avuto un’economia in crescita, sì, ha avuto un tenore di vita in aumento, sì, ha investito nella difesa e nella sicurezza, nei muri e in tutto il resto, ma non è riuscito a fornire ciò che uno Stato desidera di più, ciò che ogni famiglia desidera, cioè la sicurezza”.

Nel percorso verso la statualità, ha aggiunto il ministro degli Esteri, una nuova autorità o governo palestinese dovrebbe essere “istituita rapidamente” con “leader tecnocratici e validi” per governare Gaza. “Insieme a ciò, la cosa più importante di tutte, è dare al popolo palestinese un orizzonte politico in modo che possa vedere che ci sarà un progresso irreversibile verso una soluzione a due Stati e, soprattutto, verso la creazione di uno Stato palestinese”.

Dopo l’annuncio di Cameron, alcuni lo hanno criticato per la sua mancanza di sincerità sulla questione, a causa della percezione che non abbia fatto sforzi significativi per riconoscere la statualità palestinese durante il suo periodo come primo ministro del Regno Unito tra il 2010 e il 2016.

Secondo l’ex-premier, tuttavia, il conflitto a Gaza e le richieste internazionali di cessate il fuoco rappresentano una nuova opportunità per la creazione di uno Stato palestinese e per una risoluzione di pace a lungo termine.

“Ora vediamo aprirsi un percorso in cui possiamo davvero fare progressi, non solo nel porre fine al conflitto, ma anche nel trovare una soluzione politica che possa significare pace per anni, piuttosto che pace per mesi”, ha affermato. È necessaria una pausa nel conflitto a Gaza, ha ribadito, che potrebbe poi trasformarsi apparentemente in un cessate il fuoco sostenibile senza un ritorno ai combattimenti.

“Questo è il premio che dovremmo cercare e, soprattutto, non solo come passare da una pausa a un cessate il fuoco sostenibile, ma come passare da questo a una serie di mosse e accordi politici che potrebbero iniziare a fornire una soluzione politica a lungo termine”, ha sottolineato il ministro degli Esteri.

(Foto: [Raşid Necati Aslım – Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.L.

31/1/2024 https://www.infopal.it/

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