Israele prende deliberatamente di mira le donne ed i bambini palestinesi

Ramallah – WAFA. La ministra degli Affari per le donne, Mona al-Khalili, ha dichiarato che le forze di occupazione israeliane prendono deliberatamente di mira donne e bambini a Gaza e in Cisgiordania.

In un comunicato stampa rilasciato domenica, al-Khalili ha aggiunto che le donne palestinesi nella Striscia di Gaza stanno affrontando le condizioni più pericolose e dure degli ultimi decenni, a causa del deterioramento delle condizioni di salute e di vita, dello sfollamento e della mancanza di alloggi, oltre alla mancanza di cibo e acqua.

Ha sottolineato che 9.560 donne sono state uccise dall’inizio dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, il 7 ottobre, su un totale di 33.175 vittime, secondo le statistiche del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA).

Al-Khalili ha dichiarato che attualmente nella Striscia di Gaza ci sono circa 15 mila donne incinte, il 95% delle quali non mangia quantità sufficienti di cibo, il che aumenta i rischi per la salute della madre e del feto.

Ha aggiunto che ci sono circa un milione di donne sfollate con la forza che affrontano rischi di sicurezza esacerbati in centri di accoglienza che mancano di beni di prima necessità e di privacy, tra la separazione dalle reti di supporto familiare, aggiungendo che ogni giorno vengono uccise 37 madri, lasciando dietro di sé famiglie devastate e bambini sfollati.

La dichiarazione ha sottolineato che 8.100 donne partoriranno il mese prossimo nella Striscia di Gaza, osservando che le restrizioni alla circolazione sono ancora in vigore e lo smembramento delle città continua, ostacolando l’accesso ai servizi sanitari e sociali vitali, il movimento delle ambulanze e la fornitura di servizi umanitari.

Al-Khalili ha dichiarato che in Cisgiordania le forze di occupazione hanno sfollato 1.620 famiglie palestinesi, tra cui 710 bambini, compresa Gerusalemme Est, a causa della politica di demolizione delle case.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.

8/4/2024 https://www.infopal.it/i

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *