JENIN. Due bambini palestinesi uccisi dal fuoco di precisione dei cecchini israeliani

Due bambini di 8 e 15 anni sono stati uccisi dall’esercito israeliano durante un raid, durato più di 12 ore, all’interno del campo profughi palestinese di Jenin, nella Cisgiordania occupata. L’attacco israeliano è stato descritto dai residenti come il più violento dal 7 ottobre, giorno dal quale le incursioni israeliane sono avvenute a cadenza quasi quotidiana.

Adam Samer al-Ghoul di 8 anni e Basil Suleiman Abu al-Wafa di 15 anni sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco che i tiratori scelti hanno sparato dalla distanza contro di loro, mentre camminavano in strada. I due bambini hanno tentato invano di cercare riparo ma non hanno avuto scampo. Fonti israeliane hanno dichiarato che si stavano preparando a “lanciare ordigni”. I video di entrambe le uccisioni, riprese da telecamere di sicurezza, hanno fatto il giro del web.

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L’esercito israeliano ha dichiarato che durante il raid sono stati uccisi altri due uomini, uno dei quali avrebbe avuto un importante ruolo di collegamento tra i gruppi armati palestinesi. La casa in cui si trovava è stata bombardata e distrutta da un drone. I mezzi israeliani hanno distrutto le strade del campo profughi, come è ormai tradizione durante i raid in Cisgiordania.

Nelle ultime 24 ore 35 palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania, tra i quali un bambino di 12 anni. Il numero totale degli arresti nella West Bank dal 7 ottobre supera i 3.300. Il premier israeliano Netanyahu oggi ha detto che l’attacco israeliano a Gaza riprenderà “inequivocabilmente” dopo la fine del cessate il fuoco.

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29/11/2023 https://pagineesteri.it/

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