Le bombe disinformative sulla Palestina

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-novembre-2023/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

Un Paese è libero se c’è giustizia sociale ed è raccontato da un’informazione indipendente dai poteri che lo governano.Beh, questa premessa esclude, senza appello, questa Italia di oggi, più di quella degli anni del berlusconismo mediatico. Con una editoria – televisioni, giornali e libri – interamente in mano ai poteri industriali, finanziari ed economici è facile affermare, prove pubbliche alla mano, che sono ormai rari quelli che possono orgogliosamente definirsi giornalisti, mentre oggi la quasi totalità dei battitori di tasti al computer sono solamente sudditi del loro padrone, a sua volta anche padrone del governo, di quello attuale come di quelli degli ultimi trent’anni, almeno.

Le prove pubbliche di quanto affermo?

Basta aver sfogliato gli obesi giornali, aver ascoltato le TV, sulla guerra in Ucraina e dal 7 ottobre scorso sul conflitto Israele/Palestina. Se chiunque fa lo sforzo di isolare il proprio cervello da quanto ha visto e sentito sinora allora potrà leggere autonomamente quanto è realmente successo. Sull’Ucraina aggredita dalla Russia si è nascosto impunemente il meschino retroterra guerrafondaio della NATO (quindi degli Stati Uniti e dell’Unione Europea) che ha generato quella guerra sulla quale le menzogne delle parole e la manipolazione delle immagini possono solo essere definite porcate inumane, mentre sulla Palestina ci si è spinti ancora oltre con una vera e propria apologia del crimine di massa descrivendo lo Stato invasore, Israele, come vittima e una popolazione, palestinesi, sterminata dall’oppressione di una occupazione che dura da 75 anni durante i quali si è seminato odio e centinaia di migliaia di vittime da parte dell’esercito israeliano e dei suoi violenti coloni mandati a rubare quel poco che ormai resta della originaria terra palestinese.

E la memoria va allo sterminio del popolo indiano d’America per occupare le loro terre, per poi destinare i superstiti alle riserve.

La memoria, per chi ancora ce l’ha, non fa poca fatica ad arrivare al nazismo e al colonialismo. Ma la memoria l’hanno archviata i governi israeliani non curandosi di aver calpestato, e di continuare a calpestare, lo sterminio degli ebrei nei campi di prigionia tedeschi.

L’altro pezzo di storia che i potenti mezzi di comunicazione italiani (ed europei) hanno nascosto è che L’organizzazione estremista Hamas l’ha fatta nascere e finanziata Israele per indebolire la storica rappresentanza del popolo palestinese, ma ora che gli è sfuggita di mano viene usata come obbiettivo per continuare a sterminare il popolo palestinese.

Quindi la miseria comunicativa che si ripete è la propaganda a senso unico che mette i palestinesi dalla parte del torto e descritti come popolo senza diritti storici che abusivamente occupa i dei territori, di conseguenza è accettabile, da

parte dell’Europa e degli USA, che sia sottoposto ad apartheid (politica di segregazione razziale) dallo Stato israeliano. Anzi, lo dipingono come un esempio di democrazia.
Inoltre, la propaganda bellica pro-Israele è spudoratamente a supporto della famosa “hasbara”, ovvero la capacità nelle relazioni mondiali di Israele, usata per dare un’immagine positiva di sé, in questa mistificazione brillano i media italiani, basta leggere le pagine di Repubblica. a loro dire Israele non è lo Stato occupante ma l’occupato, poichè la storia inizierebbe con l’attacco di Hamas. Ignobili!

Vedi anche la cancellazione della partecipazione di Patrick Zaki alla trasmissione “Che tempo che fa” a seguito delle sue critiche a Israele.

Episodi consegnati alla storia:

La giornalista della CNN, Sara Sidner, si è scusata per aver affermato che “il movimento Hamas ha decapitato bambini”, dopo che non era riuscita a provarlo.

La reporter Nicole Zedeck di I24News annuncia il ritrovamento di almeno 40 bambini israeliani decapitati a Kfar Aza. La notizia ripresa dai media italiani senza verifica si rivelerà una fake news.

Il portavoce del governo israeliano rivendica il bombardamento dell’ospedale Al-Ahli.

Yoav Gallant, Ministro della Difesa israeliano, ha definito i palestinesi «animali umani”, ma queste dichiarazioni naziste non hanno trovato spazio sui media italiani.

E’ spaventoso il loro silenzio su questi crimini di massa con bombe sganciate da Israele sulla Striscia di Gaza che superano per potenza l’atomica su Hiroshima; e siamo solo al 33° giorno di questoquotidiano genocidio israelo-occidentale a Gaza.

In un ipotetico tribunale dell’etica giornalistica questi asserviti al male dovrebbero stare sui banchi degli imputati e condannati senza appello.

A questi giornalisti, consapevoli lanciatori di bombe disinformative, forse, sarebbe mentalmente salutare qualche anno di lavoro in miniera, oppure in siderurgia, dove alcuni anni ho lavorato anchio.

Franco Cilenti

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-novembre-2023/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *