L’omaggio di MLK ai sindacati

Parlando al sindacato dei marittimi nel 1962 Martin Luther King spiegò le relazioni profonde tra lotte di classe e le battaglie per i diritti civili

L’industria conosce solo due tipi di lavoratori che, negli anni passati, venivano spesso portati al lavoro in catene: i negri e i marinai di Shanghai. A quei tempi solo questi lavoratori erano fisicamente vincolati al loro posto di lavoro: il negro alla sua piantagione dalle guardie, e il marinaio dall’isolamento acquatico della sua nave. La vostra non è mai stata una condizione umiliante come la schiavitù, ma l’abuso della vostra libertà e della dignità della personalità è stato corrosivo e distruttivo.

I marinai hanno scritto una luminosa pagina di storia quando usarono la loro potente forza e unità per civilizzare le condizioni di lavoro. Tutti ne hanno beneficiato: perché la violenza e l’instabilità della vita marina di un tempo non poteva costituire la base per un grande commercio. Non si potrebbero affidare a uomini maltrattati e brutalizzati le navi multimilionarie dell’era moderna; né la sicurezza di milioni di passeggeri che ora fanno dei mari un’autostrada.

E così voi e il vostro settore avete percorso una lunga strada, da grandi profondità a grandi vette, nel vostro viaggio, raggiungendo pratiche democratiche che vi pongono al di sopra di molti altri pezzi della vita statunitense.

Cosa intendo con questo? Credo che nel vostro lavoro ci sia più semplice nobiltà che in quasi tutti gli altri. In primo luogo, nel progresso verso l’integrazione siete ineguagliabili perché una nave integrata è un fiore di democrazia. Sul mare i lavoratori non solo lavorano fianco a fianco, ma mangiano, dormono e si rilassano in modo integrato. Non sei diviso per colore, religione o altre distinzioni. Gli uomini di un dipartimento lavorano, dormono e mangiano senza barriere imposte artificialmente tra loro. Dominare i giganteschi mari richiede unità, fratellanza e, nei momenti di pericolo, il colore della pelle di un uomo non ha importanza, ma la qualità del suo coraggio e della sua intraprendenza è fondamentale.

I marinai sono lavoratori unici che possiedono qualità nobili perché in tempo di guerra si assumono rischi che molti soldati non sperimentano mai, anche se rimangono civili. Infine, secondo la tradizione del mare, ci si aspetta che ogni marinaio sia disposto a rischiare la propria vita per salvare quella di un altro.

Anni fa lessi un articolo su un giornale a proposito di un transatlantico americano che cambiò rotta e rimase fermo durante una tempesta perché era stato avvistato un solo uomo che galleggiava su una zattera. Migliaia di passeggeri, molti dei quali capi d’industria ed eminenti statisti, furono costretti ad aspettare, magari spostando mille appuntamenti e convegni. La consegna del carico e della posta è stata ritardata finché un uomo non è stato salvato dalla morte. Per me questo incidente aveva un significato spirituale e morale travolgente perché la moltitudine di persone illustri che venivano disturbate, e la fortuna in termini di ricchezza che aveva ogni singolo uomo, rappresentava l’importanza di un singolo essere umano in un’epoca in cui troppo facilmente dimentichiamo le persone. Ma il significato di questo incidente fu moltiplicato perché quell’uomo, la cui vita era in bilico, si scoprì essere un negro quando la scialuppa di salvataggio lo portò in salvo.

Non capita spesso che tutto si fermi e che si trattenga il fiato per un negro qualunque. Sono felice di dire che una situazione simile si è finalmente verificata sulla terraferma solo di recente, quando il governatore del Mississippi ha cercato di invertire la storia e di vittimizzare un negro, solo per scoprire centinaia di milioni di persone in fila con James Meredith e un esercito mobilitato al suo fianco, per l’unico scopo di garantire i suoi diritti di cittadino statunitense.

Andando indietro nel tempo, è interessante notare che la pratica brutale della fustigazione sulle navi fu combattuta e abolita da un membro di un’altra minoranza nel Diciottesimo secolo, quando il commodoro Uriah Levy, un ebreo, pose fine a questa pratica barbara nella Marina degli Stati uniti.

Tutti i vostri progressi nell’umanesimo si sono diffusi in altri settori della vita del paese, rendendovi pionieri dello spirito umano.

Quindi è un naturale prolungamento della vostra tradizione, è coerente con il vostro senso di fratellanza, che utilizziate il vostro venticinquesimo anniversario, con il meritato godimento e la gioia dell’evento, anche per mettere a disposizione un aiuto economico a persone che ancora lottano per realizzare i propri diritti elementari e cercano ancora la ricerca la felicità a lungo promessa [La National Maritime Union, come altri sindacati progressisti, è stata un forte sostenitore finanziario del movimento per i diritti civili, Ndr]. Il vostro venticinquesimo anniversario organizzato in questo modo costruttivo vi onora anche oltre il traguardo dei venticinque anni di vita organizzata. Riassumete migliaia di anni di lotta per essere umani, dignitosi e onorevoli.

La nostra nazione sta affrontando dure prove in questi giorni turbolenti perché una regione del nostro paese si ritiene ancora al di sopra della legge, come se fosse alla deriva rispetto agli obblighi costituzionali, e l’insurrezione e l’ammutinamento contro il governo sono ancora possibili. Non solo abusano delle persone, ma degradano le tradizioni democratiche della nazione nel loro ricorso provocatorio all’anarchia e al governo delle truppe d’assalto.

Contro questa forza, che ha a suo comando il potere degli Stati, i neri hanno cercato armi efficaci. Crediamo di averli trovati. Emulando il movimento operaio, noi del Sud abbiamo abbracciato azioni di massa: boicottaggi, sit-in e, più recentemente, un utilizzo diffuso del voto.

Emulando gli adepti della Bibbia e il Mahatma Gandhi, abbiamo preso l’arma unica della resistenza nonviolenta. È un piacere dirvi che le nostre armi funzionano. Non versano il sangue del nostro avversario, ma sconfiggono il sistema ingiusto.

Un metodo straordinariamente efficace si è evoluto ed è diventato una fonte di splendida forza negli ultimi mesi. Lo scrutinio segreto è la nostra arma segreta.

Nello Stato della Georgia è in atto una rivoluzione silenziosa. La mia organizzazione, la Southern Christian Leadership Conference, ha portato avanti con insistenza una campagna di votazioni e registrazioni al voto di concerto con altri gruppi. Per prima cosa ad Atlanta, il voto dei neri si è unito agli alleati bianchi che hanno votato in segreto, e insieme abbiamo schiacciato un fanatico segregazionista ed eletto a sindaco un bianco moderato, che con noi ha già rotto più muri di segregazione in un anno di quanti ne siano stati distrutti nell’arco di decenni… [King continua citando le vittorie politiche nel suo Stato natale, la Georgia, basate sulla registrazione degli elettori neri, che hanno portato all’elezione di candidati più moderati per governatore e Congresso].

È commovente condividere i vostri successi ed è gratificante raccontarvi dei nostri. Abbiamo ancora molta strada da fare e se dimentichiamo quanto grandi saranno i sacrifici, ci sono sempre piromani, pazzi e bigotti furiosi a ricordarci che la morte è in agguato. Ma se la morte fisica è il prezzo che dobbiamo pagare per liberare i nostri figli e i nostri figli bianchi da una morte permanente dello spirito, lo accetteremo con tranquillo coraggio.

Le nostre vite sono un concerto infinito di tensioni, lotte e dolore. Molti di coloro che vorrebbero parlare tacciono. Ho spesso guardato le chiese imponenti e segregate, che il Sud religioso ha in abbondanza, e mi sono posto la domanda inquietante: «Che tipo di persone prega lì? Chi è il loro Dio?».

Non so in che tipo di chiesa pregate. Forse molti di voi in nessuna. Eppure so che tipo di persone siete e so quale Dio adorate. Nella vostra lunga lotta per l’umanità e la giustizia, siete religiosi nel senso più profondo, che ve ne rendiate conto o no.

Nonostante tutti i nostri problemi siamo ottimisti. Stiamo presiedendo a un ordine morente, che merita di morire da tempo. Operiamo in mari tempestosi, ma ricordo spesso alcune bellissime parole di Eugene Debs alla corte che lo ha incarcerato per il suo pacifismo:

Posso vedere l’alba di un’umanità migliore. La gente si sta risvegliando. A tempo debito si troveranno. Quando il marinaio, navigando sui mari dei tropici, cerca sollievo dalla sua stanca guardia, rivolge lo sguardo verso la Croce del Sud, che arde sinistramente sopra l’oceano tormentato dalla tempesta. Quando si avvicina la mezzanotte, la croce del Sud comincia a piegarsi, e i mondi vorticosi cambiano di posto, e con le punte delle dita stellate l’Onnipotente segna il passaggio del tempo sul quadrante dell’universo, e sebbene nessuna campana possa portare la buona novella, la vedetta sa che la mezzanotte sta passando, che il sollievo e il riposo sono vicini. Che la gente si rincuori e speri ovunque, perché la croce si piega, la mezzanotte sta passando e la gioia arriva con il mattino.

Martin Luther King è una delle figure più carismatiche della lotta contro la segregazione razziale, premio Nobel per la pace (1964), il suo ruolo fu decisivo per l ‘approvazione negli Stati Uniti della legge sui diritti civili (1964). Arrestato più volte, subì varie aggressioni e infine fu ucciso a Memphis il 4 aprile del 1968. Questo testo, uscito su JacobinMag, è tratto da All Labor Has Dignity di Martin Luther King Jr., curato e introdotto da Michael K. Honey. La traduzione è a cura della redazione.

5/9/2023 https://jacobinitalia.it/

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