Lombardia: sanità pubblica allo stremo e adesso arriva la tagliola!

Primo atto : il reame di Formigoni mina la sanità pubblica in Lombardia e trasferisce soldi e attività alla sanità privata

Secondo atto : Maroni rafforza ulteriormente la sanità privata e sottopone la sanità pubblica (ASST, ATS ecc) a contorsioni autodistruttive

Terzo atto : la sanità pubblica va in crisi con la pandemia

Quarto atto : Fontana e Moratti decidono di continuare imperterriti sulla stessa strada (legge 22/2021) infischiandosene delle richieste delle associazioni (e anche delle timide critiche di Agenas – Ministro della Sanità non pervenuto)

Quinto atto (in corso), si da pratica attuazione alla continuità della politica di distruzione della sanità pubblica. La delibera oggetto del comunicato stampa che segue è una delle primi concreti passi della nuova prassi di distruzione della sanità pubblica.

Qui il testo della delibera

DGR 5883

PS. per chi non lo capisce al volo : se vengono messe delle penalizzazioni apparentemente identiche a due soggetti ma uno è debole e uno è forte, l’effetto sul primo (in questo caso la sanità pubblica) è più significativo. Allo stesso modo l’incremento delle bollette energetiche che colpiscono ugualmente poveri e ricchi sono certamente più pesanti per i poveri che per i ricchi. Non c’è nulla di uguale (o di equivalente) tra la sanità privata e pubblica in Lombardia.

Lombardia: sanità pubblica allo stremo e adesso arriva la tagliola!

COMUNICATO STAMPA

Milano, 31.01.2022-“Siamo di fronte ad una situazione paradossale: invece degli auspicati e necessari interventi di potenziamento per la sanità pubblica lombarda, già indebolita e ridotta allo stremo dall’emergenza Covid, arriva l’assurda tagliola sulle remunerazioni per i ricoveri di chirurgia oncologica, come penalizzazione nel caso di mancato rispetto dei tempi delle liste di attesa! L’allungamento delle liste di attesa è una questione grave, risultato delle politiche di sistematico definanziamento e depotenziamento che va affrontata alla radice, ma non può essere certo questa la cura!” hanno dichiarato Marco Caldiroli e Angelo Barbato a nome del Coordinamento Lombardo per il diritto alla salute – Campagna Dico 32.

La tagliola riguarda la riduzione fino al 50% della remunerazione per i ricoveri di chirurgia oncologica, nel caso del superamento di sei mesi nelle liste di attesa, ma  per il solo servizio pubblico prevede una ulteriore decurtazione dello 0,5 % su tutta l’area di produzione dei ricoveri di chirurgia oncologica se non si raggiunge l’85 % del target: è questa la conseguenza immediata e kafkiana della DGR 5883 del 24.01.2022, che si richiama al principio di equivalenza tra pubblico e privato, sancita dalla recente Legge 22/2021, la cosiddetta legge di riforma della sanità lombarda Moratti/Fontana: “Di fatto- hanno aggiunto Marco Caldiroli e Angelo Barbato – è una equivalenza fasulla, sbilanciata a favore del privato, abbondantemente foraggiato dai finanziamenti pubblici. Una ulteriore, assurda punizione per la sanità pubblica, che è stata talmente indebolita dalle politiche del centro-destra negli ultimi 25 anni fino a metterla in condizioni di non poter garantire i tempi di prestazione e che ora subisce ulteriori penalizzazioni perché indebolita a favore del privato: ci saremmo aspettati un piano straordinario di potenziamento del pubblico, con l’assunzione di operatori e adeguamento di organici e strutture, a cosa servono altrimenti le risorse del PNRR ? E’ questo il ringraziamento per tutti gli operatori sanitari, che si sono sacrificati per reggere il durissimo impatto Covid, in condizioni di estrema criticità? I primi atti conseguenti alla riforma Moratti/Fontana confermano la piena continuità dall’epoca di Formigoni: piove sul bagnato!

Continua intanto la sottoscrizione della Petizione popolare al Ministro della Salute affinché blocchi la non-riforma sanitaria della Lombardia, lanciata dal Coordinamento Lombardo per il diritto alla salute – Campagna Dico 32 e sono circa 24.500 le firme raccolte ad oggi. La Legge Moratti/Fontana va respinta al mittente, non solo perché in contrasto con le indicazioni del Ministro Speranza,  ma perché rappresenta un pericolo per il diritto alla salute dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli e svantaggiate: : https://www.change.org/BloccareLeggeMorattiFontana

Per info. Carmìna Conte cell. 393 137 7616. 

31/1/2022 https://www.medicinademocratica.org

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