Ombrina è un ecomostro

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“Andrebbero processati per alto tradimenti i dirigenti ministeriali e i politici che hanno sottoscritto il Trattato della Carta dell’Energia negli anni ’90. La Rockhopper ha vinto il suo contenzioso su Ombrina grazie alla sciagurata decisione dell’Italia di aderire a un trattato con cui si rinunciava alla nostra sovranità democratica. Ancora una volta paghiamo le scelte dei governi neoliberisti di centrodestra e centrosinistra che hanno svenduto il nostro paese alle multinazionali. Con quel trattato – come con tanti altri che noi di Rifondazione Comunista e dei movimenti abbiamo contrastato – si è affidato a un collegio arbitrale privato al di fuori della giurisdizione nazionale la decisione su contenziosi con multinazionali petrolifere e sulla base di regole tutte a favore delle società private.
Ora l’Italia viene condannata a pagare una cifra pazzesca di 190 milioni e l’avvocato svizzero che avrebbe dovuto difendere l’Italia si schiera a favore. Non venga in mente a nessuno di usare la vittoria della Rockhopper per tornare indietro rispetto al no al progetto.
Siamo riusciti a fermare il devastante progetto di una gigantesca raffineria galleggiante Ombrina 2 davanti al Parco della Costa Teatina solo grazie a un meravigliosa mobilitazione popolare che ha costretto tutte le forze politiche nazionali a dire no. Ricordo le due oceaniche manifestazioni a Pescara con 40.000 persone e a Lanciano con 70.000 che diedero voce al no alla petrolizzazione di un tratto di costa e di un territorio di eccezionale valore naturalistico e paesaggistico e con un distretto vitivinicolo di rilevanza internazionale. Sono sicuro che noi abruzzesi torneremo in piazza in decine di migliaia se sarà necessario.
Si racconta che noi della sinistra radicale e dei movimenti saremmo il partito del no ma di fronte a fatti come questo come non riconoscere la fondatezza delle campagne contro il TTIP e il CETA?
Abbiamo promosso il movimento di Unione Popolare con Luigi de Magistris per difendere i beni comuni e costruire un’alternativa politica di sinistra e ecologista ai partiti che hanno svenduto il nostro paese”.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, candidato di Unione Popolare con de Magistris

24/8/2022

Governo Berlusconi firmò trattato che ci costa 190 milioni. Sottosegretaria leghista incompetente

Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, candidato di Unione Popolare con de Magistris e attivista ambientalista che ha partecipato alla lotta contro Ombrina2 replica alla sottosegretaria leghista Vannia Gava:

L’AUTOGOL DELLA SOTTOSEGRETARIA INCOMPETENTE
La leghista Vannia Gava, sottosegretaria alla transizione ecologica del governo Draghi, accusa noi ambientalisti per la penale di 190 milioni di euro che l’Italia dovrà pagare alla società petrolifera Rockhopper.
Colpisce l’ignoranza di una componente del governo.
Le faccio presente che il Trattato che ha dato la possibilità alla società di vincere davanti a un collegio arbitrale privato internazionale è stato firmato dal governo Berlusconi nel 1994.
Quel Trattato per la Carta dell’Energia si è rivelato un tale disastro che l’Italia ne è uscita nel 2017 sull’onda della protesta no triv (e ministra era la confindustriale Guidi). Non si capisce come possa difendere il valore ambientale del trattato una sottosegretaria che avrebbe dovuto occuparsi di transizione ecologica.
Come sa qualsiasi amministrativista Rockhopper avrebbe perso davanti alla giustizia amministrativa italiana. Lo ha spiegato il costituzionalista Enzo Di Salvatore che nota giustamente che la sottosegretaria non sa nemmeno che Rockhopper NON era titolare della concessione. Se lo fosse stata (e le fosse stata revocata la concessione) avrebbe avuto tutte le ragioni di questo mondo. Il punto è che ha agito in giudizio proprio perché NON ha ottenuto la concessione. In sintesi, il trattato sottoscritto dal governo Berlusconi dava un diritto acquisito a chi non lo aveva per la normativa italiana.
Purtroppo politici impreparati o corrotti firmano e approvano accordi a favore di multinazionali o gruppi privati e non della comunità. È quello che e’ accaduto anche per le autostrade con norma #salvaBenetton votata dal governo Berlusconi II e salvataggio dopo il crollo condiviso da tutti.
Faccio notare alla leghista che il suo partito è particolarmente inaffidabile in questo campo dato che la Lega invitò a votare Si al referendum #notriv.
Su pressione della mobilitazione popolare NoOmbrina e delle imprese (turismo, agricoltura, ristorazione) anche la destra in Abruzzo e a livello nazionale si schierò per il no a Ombrina. Lei non ne sa nulla ma l’impianto di desolforazione gallegiante doveva essere realizzato proprio di fronte al Parco della Costa dei Trabocchi, una delle zone di pregio naturalistico di maggiore attrazione turistica e con nell’entroterra un distretto vitivinicolo di qualità che esporta in tutto il mondo.

Va detto che il trattato fu ratificato poi dal governo Prodi ma almeno il centrosinistra ha avuto il buongusto di restare in silenzio.

La vicenda della Rockhopper insegna che non si può affidare il settore energetico alle lobby e al mercato e che – come dimostra l’esplosione delle bollette – stiamo pagando ancora i danni dell’ubriacatura neoliberista cominciata negli anni ’90.

25 ago 2022 http://www.rifondazione.it

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