Referendum sanità Lombardia: Ricorso al TAR e dieci giornate di mobilitazione nei territori 

COMUNICATO STAMPA

Comitato promotore Referendum sanità lombarda: non ci fermiamo! Contro l’arrogante cancellazione del diritto al voto, annunciato ricorso al TAR, dieci giornate di mobilitazione nei territori dal 12 al 21 ottobre  con manifestazione conclusiva a Milano e azione di mail bombing indirizzata ad Attilio Fontana attilio.fontana@consiglio.regione.lombardia.it

Milano, 14 settembre 2023. Si farà ricorso al TAR, nei tempi più brevi consentiti, contro l’arrogante e antidemocratica decisione della maggioranza in Consiglio regionale, che ha cancellato il Referendum sulla sanità e il diritto dei cittadini lombardi a decidere su come deve essere gestita la propria salute, vista la situazione disastrosa del servizio sanitario pubblico, sempre più soverchiato dal privato: è questa la prima delle tre forti azioni decise ieri sera nell’incontro al Pirellone dai rappresentanti del Comitato Promotore, alla presenza di esponenti di tutte le forze politiche di opposizione. In contemporanea partirà una azione di mail bombing indirizzata al presidente della Regione Attilio Fontana e l’organizzazione di 10 giornate, 12-21 ottobre, di mobilitazione con manifestazioni nei territori e manifestazione conclusiva a Milano.

“Siamo di fronte a una situazione paradossale: ciò che è accaduto in Consiglio regionale è gravissimo, una operazione autoritaria ancor più intollerabile, in quanto si è cercato addirittura di rovesciare sui proponenti la responsabilità di voler affossare la sanità lombarda!”, hanno dichiarato i rappresentanti del Comitato Marco Caldiroli Medicina Democratica, Federica Trapletti CGIL, Vittorio Agnoletto Osservatorio Salute, Massimo Cortesi ARCI, Andrea Villa Acli.

Come è noto, la maggioranza di centro-destra ha scavalcato la legge regionale referendaria impedendo al Comitato di conoscere documenti e motivazioni e quindi di poter interagire e adeguare/modificare la proposta.

“Accusa inaccettabile e che respingiamo al mittente – hanno aggiunto – visto che gli unici responsabili dello smantellamento del servizio sanitario pubblico in regione, a favore del privato, sono gli esponenti delle maggioranze di centro destra, in regione da trent’anni e passa! Le loro accuse sono un insulto insopportabile per la stragrande maggioranza dei lombardi, che quotidianamente fanno i conti con liste d’attesa ormai pluriennali e con un esercizio commerciale della salute che taglia fuori dalle possibilità di cura decine di migliaia di cittadini, soprattutto delle fasce più deboli”.

I fatti sono sotto gli occhi di tutti, perché vissuti sulla propria pelle, oggetto di   innumerevoli segnalazioni,  che hanno contribuito a scoperchiare un verminoso vaso di Pandora e di scambi commerciali, in cui se hai i soldi salti la fila o miracolosamente compare una data prossima per esami, visite e interventi.

Per info Angela Amarante cell. 340 5633034 ufficio stampa CGIL Lombardia

Per info. Carmìna Conte cell. 393 137 7616, ufficio stampa Medicina Democratica

Per info Edoardo Caprino cell. 339 5933457 ufficio stampa SPI CGIL Lombardia

14/9/2023

Mail bombing al Presidente della Regione Lombardia

Assieme alle altre realtà che hanno promosso la proposta di referendum sulla sanità per rafforzare la sanità pubblica e dare risposte ai cittadini/e sulle criticità attuali (liste d’attesa, mancanza di operatori, case della comunità non partite o partite parzialmente, invasione del privato e accesso sempre più diseguale alle cure) proponiamo, tra l’altro, una mail bombing nei confronti del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Se ia nostra proposta di referendum non è fine a sè stessa ma quale strumento per dare voce ai cittadini/e che soffrono per la deriva e la distruzione del servizio sanitario regionale dalla arroganza delle posizioni della maggioranza è emerso anche un attacco alla democrazia e un assurdo rovesciamento delle colpe (siamo noi che metteremmo in pericolo la sanità e i diritti dei cittadini/e) come espresso nell’ordine del giorno approvato dalla maggioranza il 12.09.2023 e scaricabile qui.

ODG-240-testo-presentato

Con il ricorso al TAR risponderemo punto punto agli aspetti tecnico-giuridici.

mettiamo a disposizione anche il testo dell’odg presentato dalle opposizioni che il Presidente del Consiglio Regionale si è rifiutato di mettere ai voti.

segreteria_presidente@regione.lombardia.it

Se ci date una mano facciamo circolare tutte-i.

Presidente Fontana,

in Lombardia ormai ci è stato tolto il diritto a curarci, con la sanità pubblica, in tempi dignitosi.

Sono insostenibili i tempi di attesa per l’accesso alle cure: per prenotare una mammografia, una semplice ecografia o una visita specialistica siamo costretti ad aspettare mesi e mesi.

Quello che sta accadendo a livello sanitario nella nostra regione, a livello ambulatoriale e anche nei pronto soccorso, sta mettendo a rischio la salute e il benessere di tutti noi lombardi ed è sotto gli occhi di tutti.

Non avete mai voluto investire sulla sanità territoriale e ora inaugurate case di comunità vuote.

State mettendo sotto pressione i professionisti della sanità perchè la carenza di personale si traduce in un carico di lavoro insostenibile per loro, che nonostante tutto provano a fare il massimo per garantire la qualità delle cure.

Non ci avete tolto solo il diritto di curarci in tempi dignitosi, oggi ci togliete anche il diritto di esprimerci sulle vostre scelte.

Presidente Fontana potrebbe spiegare il perché di questo colpo di mano? Avete paura di un momento democratico?

14/9/2023

Sanita’: Fontana, referendum? Cittadini si erano gia’ espressi

E’ pervenuta la risposta del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana al nostro comunicato sulle iniziative per garantire il diritto di referendum e per il rilancio della sanità pubblica. Lo riportiamo qui sotto, parola per parola.

Sanita’: Fontana, referendum? Cittadini si erano gia’ espressi =

AGI0274 3 CRO 0 R01 / Sanita’: Fontana, referendum? Cittadini si erano gia’ espressi = (AGI) – Milano, 14 set. – “La cosa che lascia un po’ perplessi e’ che il referendum sia arrivato mesi dopo le elezioni in occasione delle quali i cittadini si erano espressi in maniera assolutamente chiara su quello che volevano”. Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine del convegno ‘Sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica: un confronto tra attori pubblici e privati’. “Perche’ se hanno votato per il centro destra che nel suo programma prevedeva questo tipo di sanita’, la decisione e’ stata fatta in maniera abbastanza chiara“, ha ricordato. La democrazia “e’ tale per cui bisogna dare a tutti la possibilita’ di esprimersi. In un paese democratico e’ assolutamente legittimo che si facciano tutti ricorsi che si ritiene di fare. Ci mancherebbe anche altro”, ha concluso Fontana. (AGI)Miw/Cop 141144 SET 23 NNNN

Ringraziamo Fontana per la sua chiarezza. Secondo lui gli elettori ed elettrici lombardi sono così soddisfatti dello sfacelo del servizio sanitario regionale pubblico, della mancanza di medici di medicina generale, dei pronto soccorso che non riescono a rispondere alle richieste, che le case di comunità siano mezze vuote, dei medici gettonisti che vanno e vengono, del privato pronto a spremere.

Grazie Attilio dai tuoi affezionati elettori lombardi (1 milione in meno rispetto al 2018)

14/9/2023 https://www.medicinademocratica.org/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *