SCIOPERO GENERALE CONTRO IL GOVERNO DEI PADRONI, PER REDDITO, PENSIONI, DIRITTI PER TUTTE/I

Voi G20 noi il futuro

Il governo Draghi contro le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati: Sciopero generale!

Mario Draghi è sempre stato un nemico della classe lavoratrice e i fatti lo confermano.

L’incontro governo – sindacati si è concluso con la totale chiusura di Draghi a qualsiasi proposta di riforma delle pensioni che non sia il ritorno alla legge Fornero. Scelta che Salvini, al di là del fumo ad uso dei media, ha già accettato discutendo solo dei tempi per chiudere l’eccezione di quota cento e ripristinare l’unica legge tuttora vigente.
Lo stesso vale per il Pd e i 5 stelle che da tempo hanno accettato una legge che fissa l’età pensionabile a 67 anni, spinge ad allungare la vita lavorativa, discrimina i redditi più bassi e precari, limitandosi alla richiesta di proroga dell’Ape sociale e di Opzione donna che penalizza fortemente l’assegno pensionistico.
Del resto il Pd non può smentire se stesso essendo tra i padri di questa Legge avendola sostenuta nel governo Monti.
Muro di Draghi anche alle richieste dei sindacati di entrare nel merito delle risorse disponibili per ammortizzatori sociali e fisco del tutto insufficienti, specie le ultime e, a meno di modifiche in parlamento, destinate in gran parte alle aziende a discapito ancora una volta di lavoratori dipendenti e pensionati.
Non va meglio per il reddito di cittadinanza per il quale da una parte si stanziano risorse che ridurranno il numero degli attuali beneficiari, dall’altra si inaspriscono i requisiti e i vincoli per ottenerlo accentuando il carattere di strumento al servizio della precarizzazione del lavoro.
Con questa manovra di bilancio si conferma la linea neoliberista di Draghi che mentre accelera i tempi del ritorno all’austerità, continua a erogare risorse alle imprese e non investe sul lavoro, sul pubblico e sul sociale come sarebbe necessario, al di là degli aspetti morali, anche per far crescere i consumi e di conseguenza tutta l’economia.

Il governo cerca di dividere le generazioni mentre è evidente che il conflitto è di classe: rivendichiamo salari non da fame, fine precarietà, reddito per tutte/i, diritto alla pensione.

Altrochè patto sociale! L’unica strada per fermare le politiche di un governo nemico delle lavoratrici e dei lavoratori è l’avvio di una nuova grande stagione di lotte che unisca tutti i ceti popolari a partire dallo sciopero generale nazionale. La Cgil non faccia l’errore dei tempi di Monti, lanci la mobilitazione come nel 2003 per l’articolo 18.

Sabato 30 ottobre saremo in piazza a Roma con movimenti contro il G20 e il governo dei padroni (concentramento ore 15 a Piramide).

Tifiamo rivolta contro il governo dei padroni.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

Sabato 30 a Roma corteo contro G20 e governo Draghi. Domenica assemblea

Il 30 e 31 Ottobre si riuniranno a Roma i governi del G20, i 20 Paesi del mondo che rappresentano i due terzi del commercio, l’80% del PIL mondiale, ma anche il 75% delle emissioni di gas serra globali e la gran parte della produzione di armi.   Saremo in piazza a Roma contro il G20 e contro il governo Draghi con una manifestazione “VOI G20, NOI IL FUTURO” che vede la convergenza di movimenti e vertenze. Saremo in corteo sabato 30, alle 15, da Piazzale Ostiense (MM Piramide) fino a piazza Bocca della Verità, insieme ai movimenti ecologisti Fridays For Future, Animal Save ed Extinction Rebellion; importanti vertenze operaie e del lavoro come la Gkn, l’Alitalia, la Whirlpool; tutti i sindacati di base, ma anche la Flc Cgil e la Fiom; i movimenti sociali, le esperienze del mondo contadino e dell’agroecologia, le reti studentesche e i movimenti per l’abitare, Fuori dal Fossile ed il movimento No tav, le esperienze femministe e il Forum dei movimenti per l’acqua e tante altre realtà. Parteciperà una delegazione del Consiglio Nazionale Indigeno dell’Ezln del Chiapas.   Scenderemo in piazza per gridare la nostra indignazione contro governi che antepongono il profitto di pochi al diritto alla cura e ai vaccini per miliardi di persone, la logica del capitale al dovere di fermare la catastrofe climatica e ambientale.    Rispondiamo alla violenza in giacca e cravatta di governi al servizio dell’accumulazione di capitale nelle mani di pochi, con una radicale convergenza di lotte intersezionali, per la giustizia climatica, sociale e di genere, per la salute e la sanità pubblica, per la moratoria sui brevetti e il diritto al vaccino per tutti i popoli, l’istruzione, l’accesso ai saperi, la dignità delle persone e del lavoro, un salario minimo garantito, cibo sano per tutti, tassazione dei grandi capitali e fine dei paradisi fiscali, difesa dei beni comuni e un mondo libero da armi, muri, debito, razzismi ed ogni forma di fascismo. Saremo in piazza contro il governo dei padroni che ha trasformato in finzione al transizione ecologica, non fa nulla contro precarietà del lavoro e bassi salari, riempie di soldi le grandi imprese e aumenta le spese militari, non investe nel rilancio della scuola e della sanità pubblica, nell’estensione di un reddito di autodeterminazione contro povertà e esclusione. Sarà anche la prima occasione per dire no al ritorno della legge Fornero e rivendicare l’abbassamento dell’età pensionabile. Si terrà poi domenica 31, dalle ore 10 alle 16, l’assemblea nazionale di convergenza dei movimenti sociali presso il Teatro Garbatella. 

27/10/2021 http://www.rifondazione.it

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