Sentenza inquinante per Taranto

Il Consiglio di Stato annulla sentenza del Tar di Lecce: l’ex Ilva non si ferma.

Ancora una volta lo stato non si smentisce: il profitto prima di tutto, prima della salute dei lavoratori e dei cittadini. Accolto il ricorso dell’azienda contro lo spegnimento dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto. Gli impianti vanno avanti.

Il Consiglio di Stato ha deciso l’annullamento della sentenza del Tar di Lecce. Viene accolto il ricorso dell’azienda contro lo spegnimento dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto.

“Vengono dunque a decadere le ipotesi di spegnimento dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto di Acciaierie d’Italia e di fermata degli impianti connessi, la cui attività produttiva proseguirà con regolarità”, spiega la società in una nota con riferimento alla pronuncia del Consiglio di Stato che, all’esito dell’udienza del 13 maggio 2021, ha pubblicato oggi la decisione con cui è stato disposto l’annullamento della sentenza del Tar di Lecce dello scorso febbraio. I giudici del Tar avevano riconosciuto la legittimità dell’ordinanza del sindaco di Taranto di spegnimento dell’area a caldo.

Il Consiglio di Stato si è espresso su ricorso di ArcelorMittal. “Questa sezione ritiene che gli elementi emersi dall’istruttoria processuale abbiano fornito un quadro tutt’altro che univoco sui fatti dai quali è scaturita l’ordinanza contingibile e urgente. Anzi, quanto è emerso è più incline a escludere il rischio concreto di un’eventuale ripetizione degli eventi e la sussistenza di un possibile pericolo per la comunità tarantina”, si legge nelle motivazioni della sentenza.

Ora i programmi del governo per avviare la transizione green dell’acciaieria possono andare avanti. “Alla luce del pronunciamento del Consiglio di Stato sull’ex Ilva, che chiarisce il quadro operativo e giuridico, il governo procederà in modo spedito su un piano industriale ambientalmente compatibile e nel rispetto della salute delle persone”. afferma il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. “L’obiettivo – aggiunge il ministro – è rispondere alle esigenze dello sviluppo della filiera nazionale dell’acciaio accogliendo la filosofia del PNRR recentemente approvato”.

I LAVORATORI E I CITTADINI POSSONO CONTINUARE A MORIRE PER I PROFITTI DEI PADRONI

23/6/2021 https://www.comitatodifesasalutessg.com

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