Taranto: Licenziato operaio Arcelor Mittal (ex Ilva)

Licenziato per aver pubblicato un’immagine sui social. E’ successo a Riccardo, operaio dell’ ex-Ilva ora Arcelor Mittal di Taranto, prima sospeso, e poi licenziato per “giusta causa” dall’azienda.

La colpa? Aver ricondiviso in un gruppo su Facebook un post che invitava amici e colleghi a vedere la fiction tv “Svegliati amore mio”. La miniserie racconta una vicenda per molti aspetti analoga a quella del rione Tamburi di Taranto, dove la presenza del polo siderurgico, a ridosso delle abitazioni del quartiere, ha prodotto effetti devastanti sulla salute degli abitanti. Sotto accusa, come nel caso del siderurgico, le emissioni inquinanti di una acciaieria.

Anche un altro dipendente che aveva ricondiviso il post è stato sospeso ma, a differenza di Riccardo, dopo pubbliche scuse all’azienda, è stato reintegrato da Arcelor Mittal.

Secondo l’Unione Sindacale di Base, a cui Riccardo si è rivolto in questa vertenza, l’intera vicenda “non è altro che un gravissimo attacco alla democrazia ed in particolare alla libertà di espressione e opinione”.

Attaccando la governance finora adottata dall’ad di Mittal-Italia Lucia Morselli, il sindacato di base ha definito il licenziamento “l’ennesimo schiaffo, come se non bastasse quanto fatto in precedenza, a tutta la comunità jonica che al danno, aggiunge la beffa. Lavoro precario e in condizioni di assoluta mancanza di sicurezza, emissioni inquinanti pericolose per la salute umana, impianti fatiscenti e pericolosi, relazioni con i sindacati e istituzioni ridotte a zero, situazione disastrosa per quel che riguarda le aziende dell’appalto, Cigs a pioggia”. L’USB promette quindi una mobilitazione continua ed iniziative per chiedere il reintegro di Riccardo e l’allontanamento della dirigenza.

A raccontare l’intera vicenda ai  microfoni di Radio Onda d’Urto  Riccardo l’operaio licenziato Ascolta o scarica

9/4/2021

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